Donna uccisa a Cagliari, spunta il movente della gelosia

Un uomo conteso tra due donne. Potrebbe essere la gelosia il movente del delitto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a Cagliari. La vittima, Joelle Maria Giovanna Demontis, 58 anni, di origini tunisine, era trovata priva di vita in un appartamento di via Dei Donoratico. Arrestati per l’omicidio due coinquilini, il 40enne Giorgio Reciso, che si trovava già agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia, e Marta Dessì, di 26 anni, attualmente piantonata in ospedale per fratture alle mani e ai polsi.

Da quanto si è appreso, la vittima e Giorgio Reciso stavano insieme da tempo, pare che i due si volessero sposare, tanto che la 58enne aveva lasciato tre mesi fa la struttura della Caritas in via Sant’Ignazio, dove era ospitata, per andare a vivere con lui in via Dei Donoratico, dove l’uomo era ai domiciliari. Poche settimane fa a dividere la stanza con loro è arrivata anche Marta Dessì. Dopo una iniziale amicizia, le due donne avrebbero avuto alcuni attriti, legati al rapporto con Reciso. Venerdì pomeriggio sarebbe scoppiata una discussione, poi degenerata. Ma la lite potrebbe essere stata innescata anche da una denuncia. Venerdì, infatti, Joelle Demontis era stata convocata in Procura per parlare di alcune denunce che lei stessa aveva presentato a polizia e carabinieri per alcuni episodi slegati, però, dal rapporto con Reciso e con la Dessì. Tornata a casa è possibile che i due le abbiano chiesto spiegazioni sul perché della convocazione e, forse, non hanno creduto alla versione fornita dalla 58enne, aggredendola.

Nel frattempo, alcuni elementi utili agli investigatori arriveranno oggi dai risultati dell’autopsia affidata dal pm Daniela Caria al dottor Roberto Demontis. Lo specialista dovrà chiarire come è stata uccisa Joelle Demontis, a che ora, e se il cadavere sia stato lavato. La donna potrebbe essere stata colpita con la parte finale del flessibile di una doccia, con un coltello e altri oggetti contundenti. Sul corpo sono state trovate ferite e tagli, ma nessuno mortale, e i segni di violente percosse. Dopo l’aggressione, i due coinquilini avrebbero cercato di ripulire la casa e il bagno, e solo successivamente hanno chiamato i soccorsi.

 

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