Donna morta in casa da sei mesi: sul corpo nessun segno di violenza

I primi riscontri autoptici effettuati dal medico patologo Salvatore Lorenzoni sul corpo mummificato di Maria Antonia Sanna, la donna di 67 anni rinvenuta cadavere nella sua abitazione sei mesi dopo il decesso, non hanno fatto rilevare segni evidenti di traumi o fratture. Questo esame preliminare escluderebbe, al momento, le responsabilità di terzi in una morte violenta della donna mentre va rafforzandosi la iniziale l’ipotesi che l’anziana pensionata aver trovato la morte per una serie di complicazioni associate alla patologia che la costringeva a letto da diverso tempo. Su questo punto saranno risolutivi i risultati degli esami autoptici e le analisi di laboratorio, i test tossicologici, microbiologici e istologici richiesti dal magistrato inquirente, il sostituto procuratore della Repubblica Angelo Beccu, finalizzati ad accertare le cause e la presumibile epoca del decesso.

Nel frattempo il figlio della donna, Davide Derosas, l’operaio di 43 anni che ha vissuto per oltre sei mesi con il corpo della madre morta chiuso nella camera da letto e in una abitazione fatiscente e trasformata in discarica, si trova sempre ricoverato nella struttura protetta di psichiatria dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia in attesa che il magistrato inquirente disponga, se sarà il caso, una perizia psichiatrica su di lui. Al momento l’uomo risulta soltanto indagato per occultamento di cadavere avendo nascosto a tutti il decesso della madre, che sarebbe avvenuta, a suo dire, attorno al 18 maggio scorso.

Le indagini sull’uomo, che in questi sei mesi ha continuato, come se nulla fosse accaduto, a vivere la sua vita andando regolarmente al lavoro e suonando la batteria con un gruppo di amici con i quali aveva formato un complesso di musica jazz proseguono da parte degli uomini del commissariato di Olbia diretti dal vice questore Fernando Spinnici. In queste ora gli agenti della polizia di Stato stanno esaminando i conti correnti dell’uomo e i libretti di risparmio e della pensione delle donna, per capire quali risorse economiche siano state utilizzate dell’uomo dal momento presumibile del decesso ad oggi. L’avvocato Lia Deiana ha assunto questo pomeriggio la difesa di fiducia dell’uomo e nelle prossime ore incontrerà il suo assistito.

g.p.c.

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