“Mentre i seulesi gli davano da mangiare, Pino Ledda con l’ex sindaco ha venduto il loro Dna. Scappa o sei morto”. È la scritta riportata su alcuni volantini abbandonati alcuni giorni fa in alcune strade di Seulo (Sud Sardegna). Le minacce sono indirizzate al ricercatore Pino Ledda che alcuni anni fa si era occupato del progetto SharDna sul Dna dei centenari sardi, che aveva coinvolto anche alcuni abitanti di Seulo. Una vicenda intricata, culminata con il fallimento della società e la vendita dei dati al laboratorio Genos a Perdasdefogu da cui da cui poi sparirono 25mila campioni nel 2016. Per il presunto furto a novembre dello scorso anno il gup del Tribunale di Lanusei ha deciso il non luogo a procedere per i 10 indagati. Adesso la vicenda viene rispolverata con questo volantino di minacce. Il ricercatore ha presentato una formale denuncia ai carabinieri che hanno avviato tutti gli accertamenti e già informato la Procura.
Cantina di Santadi, i 90 anni di Antonello Pilloni: “Ha promosso il Carignano nel mondo”
Il presidente della Cantina Santadi, Antonio Pilloni, oggi ha compiuto 90 anni e l’amministrazione comunale di Carbonia, in…