La Pg della Corte d’appello di Cagliari, Liliana Ledda, ha chiesto la conferma della condanna a sedici anni per i due giovanissimi che nel 2018 hanno ucciso, insieme ad altri ragazzi, il coetaneo di Macomer, Manuel Careddu, il cui corpo venne trovato settimane dopo nelle campagne di Macomer.
I due a processo oggi erano minorenni all’epoco dei fatti. Oggi lei ha 18 anni, lui 19. Nella prima udienza del processo di secondo gradop svoltasi questa mattina, davanti alla sezione per i minori della Corte d’appello presieduta da Giovanna Osana, è stata già fissata la data della sentenza: il 12 marzo prossimo. La pubblica accusa ha dunque sollecitato la conferma delle due condanne emesse in primo grado.
La ragazza ha rilasciato dichiarazioni spontanee in cui si è detta pentita per quello che ha fatto. Dopo la Pg, hanno parlato i difensori degli imputati, gli avvocati Giancarlo Frongia e Gianfranco Siuni: entrambi hanno chiesto di far cadere la premeditazione nel tentativo di alleggerire la pena ai due ragazzi. Una linea difensiva contestata dalla mamma di Manuel, Fabiola Balardi. “Ritengo già pochi i 16 anni, ma che almeno questi vengano confermati”, ha detto la donna al termine dell’udienza durata circa 2 ore e mezza.