Debiti con i dipendenti per 10 milioni. Procura chiede il fallimento dell’Aias

L’Aias,  l’Associazione assistenza spastici della Sardegna, a un passo dal fallimento. La richiesta è stata presentata dal sostituto procuratore del Tribunale di Cagliari, Daniele Caria. Il provvedimento arriva dopo l’apertura di un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato, per effetto degli atti trasmessi alla Procura del Tribunale del Lavoro, dove pendono numerose controversie tra l’Aias e i suoi dipendenti.

I debiti segnalati ammonterebbero a circa 10 milioni di euro, di qui lo stato di insolvenza ipotizzato dal pubblico ministero che ha così formalizzato l’istanza al Tribunale fallimentare. La richiesta non ha nulla a che vedere con i due fascicoli già aperti sull’Aias, legati entrambi al contrasto con la Regione per i servizi socio-sanitari rimborsati dall’associazione. Su questi, il pubblico ministero Andrea Vacca, che si avvale del supporto della Guardia di Finanza, sta indagando per peculato e inadempimento in pubbliche forniture. La seconda inchiesta, invece, è stata aperta a seguito del debito della Regione con l’Aias.

Entrambi i fascicoli sono ancora in fase istruttoria: adesso è arrivato il terzo relativo alle numerose istanze dei dipendenti che rivendicano stipendi arretrati, e per questo si sono rivolti al Tribunale del Lavoro. Da qui le carte sono state trasmesse al Pm Caria, che ipotizzando lo stato di insolvenza dell’associazione ne ha chiesto il fallimento.

LEGGI ANCHE:Aias, lavoratori pronti a nuovo sciopero: ritardi nei pagamenti e stop Sas Domos

Sulla crisi dell’Aias intervengono anche i sindacati evidenziando “un problema di carattere sociale che coinvolge almeno 5.000 famiglie sarde, tra i circa 4mila pazienti e i 1.500 lavoratori. Se andrà avanti l’istanza di fallimento ci troveremmo davanti ad un vero tracollo”. Così il segretario regionale della Funzione pubblica della Cisl Davide Paderi. Lo stesso sollecita un “intervento della Regione, che ha messo da parte il progetto Sas Domos”, auspicando anche un’interessamento del prefetto. Nel frattempo, lunedì 7 ottobre i lavoratori dell’Aias torneranno a scioperare con un presidio davanti al palazzo della Regione, in viale Trento, a Cagliari.

La difesa dell’Aias è racchiusa in un comunicato stampa diffuso in serata dall’ufficio legale: “Aias è certa di poter chiarire in ogni sede la piena legittimità del suo operato e di dimostrare che sussistono le condizioni per la continuità aziendale che da venti anni è stata svolta con piena soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti e senza contestazioni. Nella giornata di ieri – è scritto nella nota – è stata diffusa invece la notizia che la Commissione Regionale ha concluso la prima fase dei propri lavori riconoscendo un credito residuo limitato per gli ultimi 5 anni ma anche un ingente credito relativo al periodo 1998-2013, per il quale si è riservata ulteriori accertamenti, ed ha ipotizzato una transazione con riconoscimento ad Aias di parte delle somme dovute, talché è infondata la notizia diffusa da alcuni organi di stampa che parlano di tanti debiti e pochi crediti”.

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