La Sardegna è tra le prime dieci regioni in Italia per il numero di frodi informatiche e furti di identità secondo l’ultimo aggiornamento elaborato dall’osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da ‘Crif-MisterCredit’. L’anno scorso sono stati 1.413 i casi rilevati che collocano la Sardegna al decimo posto della graduatoria nazionale, guidata nell’ordine da Campania, Lombardia e Sicilia. Le frodi vengono portate avanti con il furto di identità e con l’utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene per un danno che a livello nazionale supera i 150 milioni di euro.
In Sardegna il numero di casi più alto (644) si è verificato in provincia di Cagliari, seguita da Sassari con 328 frodi e dal Sud Sardegna con 248. Tra le forme tecniche di credito in cui si registra il maggior numero di eventi fraudolenti spiccano i prestiti finalizzati all‘acquisto di beni e servizi, che rappresentano la metà del totale, seguiti dalle frodi sulle carte di credito (con il 30,7 per cento) e da quelle sui prestiti personali, che arrivano a spiegare il 9,2 per cento del totale.
Entrando nel dettaglio dei beni e servizi acquistati con un finanziamento ottenuto in modo fraudolento, quasi un terzo dei casi ha per oggetto elettrodomestici ma una quota significativa riguarda anche i comparti auto-moto (11,8 per cento del totale), elettronica, informatica e telefonia (8,6 per cento) e arredamento (8,4). Aumentano i casi che hanno come oggetto di frode consumi, spese professionali, trattamenti estetici o medici e soprattutto, prodotti assicurativi, che sono più che raddoppiate.