Universitari cagliaritani in rivolta dopo il crollo di un edificio del polo umanistico di Sa Duchessa. Gli studenti, per denunciare il disastro della ex aula magna di Geologia, ne hanno occupato un’altra, la Capitini, nel corpo aggiunto. In corso un’assemblea organizzativa per decidere le prossime mosse. I ragazzi chiedono anche un incontro con il rettore Francesco Mola.
La mobilitazione è cominciata questa mattina davanti al Rettorato. Poi il via a un corteo con circa trecento partecipanti che ha attraversato viale Buoncammino per poi invadere l’atrio principale del Polo umanistico, a poche decine di metri dalle macerie dell’edificio crollato ieri notte. “Lotta dura sarà”, hanno gridato in coro. Quindi il trasferimento nella parte più moderna del Polo, quella del corpo aggiunto e l’occupazione dell’aula magna Capitini. In serata le decisioni sulle forme di protesta da intraprendere. Gli studenti si erano già dati appuntamento al Rettorato in via Università, al grido di “Non possiamo morire andando a lezione”. E sono accorsi in centinaia.
Intanto la Procura ha aperto un’inchiesta. Ancora non è stato deciso per quale reato procedere: o crollo colposo di edificio o disastro colposo. Il procuratore Paolo De Angelis ha affidato l’inchiesta al pm Giangiacomo Pilia, che ha delegato le indagini ai vigili del fuoco, Spresal, Asl di Cagliari e altri enti che si occupano di edilizia pubblica
