Air Italy, lavoratori in piazza San Pietro. Il Pontefice: “Trovare soluzione equa”

Una “equa soluzione” che rispetti i diritti dei 1.450 dipendenti della compagnia Air Italy, licenziati con una mail senza preavviso: un duro colpo che rischia di essere mortale anche per l’intera Sardegna. Papa Francesco ha lanciato un appello invocando giustizia sociale durante l’udienza generale e poi ha abbracciato – con parole di incoraggiamento e l’invito a non cedere alla disperazione – la folta delegazione presente in piazza San Pietro con grande dignità a condividere con lui “una grave preoccupazione”, riferisce l’Osservatore Romano.

Erano 160, stamani, i piloti, gli assistenti di volo e gli amministrativi, arrivati soprattutto in nave da Olbia, ma anche da Milano e Roma, accompagnati da monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio-Ampurias, “portavoce” dei loro diritti. “Con decisione improvvisa e unilaterale – denuncia il presule – quindici giorni fa gli azionisti di Air Italy, Akfed e Qatar Airwais hanno deciso di mettere la società in liquidazione, lasciando a terra gli aerei e licenziando tutti i dipendenti, con una procedura che sì prevede le spettanze ma che impedisce loro di poter accedere agli ammortizzatori sociali”.

Una comunicazione via mail “che ha creato sconcerto e comprensibile panico nei 1.450 dipendenti e nelle loro famiglie, ma anche tra la gente del nord della Sardegna e in tutta l’isola: svaniscono all’improvviso oltre cinquant’anni di storia – da Alisarda a Meridiana -, di sviluppo sociale ed economico, di straordinarie e riconosciute competenze professionali in un settore così particolare e determinante”. Infatti, fa notare Sanguinetti, “oltre la perdita del lavoro dei dipendenti, vi è l’improvvisa scomparsa di quello che, per oltre mezzo secolo, ha rappresentato un autentico volano per lo sviluppo dell’asfittica economia della Sardegna, contribuendo a superare i problemi dell’insularità: basti pensare alla crescita del turismo”.

Oggi, rilancia il vescovo, “la decisione di Air Italy di chiudere crea tanti problemi: 1.450 buste paga di cui vengono private altrettante famiglie, con una ricaduta enorme sull’indotto economico nel territorio”. E con prospettive di “buio totale”. Se, ad esempio, “i piloti non tornano presto a volare rischiano di perdere la licenza oppure devono andare all’estero: scelta non facile per chi ha famiglia”.

Soluzioni in vista? “La Regione Sardegna si è detta disponibile a entrare in una nuova società che, però, deve essere ancora costituita con un partner affidabile”, spiega il vescovo. La Chiesa, assicura, “farà sempre la sua parte stando accanto alle persone in difficoltà”.

“Un pensiero speciale rivolgo ai dipendenti della compagnia Air Italy, ed auspico che la loro situazione lavorativa possa trovare un’equa soluzione nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie”.

LEGGI ANCHE: Air Italy, risolto il giallo della lettera. Qatar investe solo su nuova società

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