Sono attivi e utilizzabili tutti i 30 posti letto della terapia intensiva Covid della stecca bianca di viale San Pietro. Lo precisa l’Aou di Sassari spiegando che “nella fase attuale dell’emergenza è stato impiegato il personale utile per la gestione di 23 posti letto, cioè tre volte il numero dei pazienti che, da qui a pochi giorni, sarà ricoverato nella nuova struttura”.
La precisazione arriva dopo le polemiche sull’inserimento della Sardegna nella zona arancione, anche a causa della pressione sugli ospedali sardi.
“Si tratta, comunque, di un numero maggiore rispetto a quello registrato durante il picco pandemico di novembre, quando si superò la capacità ricettiva delle tre TI Covid attive contemporaneamente – fa sapere l’azienda replicando alle accuse degli esponenti del Pd -. Il personale in caso di necessità può essere prontamente implementato a seconda delle necessità richieste dall’emergenza”.
Al momento l’unità operativa è occupata da 3 pazienti, trasferiti giovedì sera dalla terapia intensiva di malattie infettive. Nei primi giorni della prossima settimana, invece, tutti i pazienti (al momento 5) saranno spostati dalla Rianimazione 1 del Palazzo Clemente. I posti occupati saliranno così a 8. Restano a disposizioni anche le terapie intensive dei reparti Malattie infettive, da 6 posti, e Anestesia e Rianimazione 1, da 8 posti letto.
L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, inoltre, chiarisce che per quanto riguarda il personale “si potrà attingere alle figure presenti in azienda, come accaduto nelle precedenti fasi emergenziali di questa pandemia”. Ulteriore personale medico potrà essere impiegato attraverso il reclutamento dalla graduatoria dei 39 idonei del concorso regionale per dirigenti medici di anestesia e rianimazione che, proprio di recente, l’Aou ha concluso.