Sono decisamente più positivi gli indicatori sulla diffusione del Covid-19 in Sardegna, registrati dalla Fondazione Gimbe tra la seconda settimana di zona arancione (sino a domenica 7 febbraio) e questi primi giorni di fascia gialla, scattata da lunedì 8. Cos’ risulta dal consueto report settimanale.
Sulla Sardegna l‘unica criticità rilevata riguarda, dal giorno 3 al 9, l’indicatore relativo alle “persone testate per 100.000 abitanti“: rispetto alla settimana precedente c’è stato un peggioramento, da 1.103 a 864. La flessione riguarda il numero dei test fatti. in quei sette giorni rispetto al numero dei tamponi che si è contato dal 27 gennaio al 2 febbraio.
Per il resto, l’Isola fa segnare una progressione incoraggiante: il rallentamento dei contagi c’è. I casi attualmente positivi per 100.000 abitanti sono scesi 893 (erano 1.063 quanto c’è stato il declassamento in zona arancione). Proprio durante le due settimane con l’Isola retrocessa, c’è stata una prima diminuzione a 927, con una
percentuale di incremento che dal 3,6 per cento si è abbassata sino al 2,4.
Prosegue anche il trend di svuotamento dei posti letto nei reparti non intensivi: dal 27 per cento al 23, a fronte di una soglia di occupazione da parte dei pazienti Covid che non può superare il 30 per cento. Stabili le Rianimazioni, al 18 per cento (erano al 17 nella precedente rilevazione), ma sempre sotto il tetto massimo di saturazione fissato al 20 per cento. Secondo l’Agenas ieri, nel relativamente puntuale, cioè riferito a un solo giorno, la Sardegna era addirittura al 15 per cento.