Dal carcere di Sassari arriva una mano d’aiuto per 40 famiglie in difficoltà. Gli agenti della polizia penitenziaria e il personale amministrativo della casa circondariale di Sassari – spiegano – non sono potuto restare indifferenti “dinnanzi alle frequenti manifestazioni di disagio economico di numerose famiglie sassaresi che si sono trovate ad affrontare situazioni difficili e prive di una immediata soluzione”. Da qui è nata l’idea di dare un “segnale di appartenenza alla città e manifestare la solidarietà a quanti, in questo terribile momento, a causa della perdita del lavoro e/o di gravi situazioni patologiche, non ha potuto provvedere al sostentamento delle proprie famiglie”. È partita quindi una raccolta fondi per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità.
I pacchi contenenti i prodotti acquistati con il ricavato della raccolta fondi, verranno consegnati dallo stesso personale promotore dell’iniziativa a 40 famiglie individuate anche attraverso il contributo di don Antonio Serra della parrocchia San Gavino Martire di Bancali. “Questa iniziativa risponde all’esigenza di far sentire la nostra presenza nel territorio – commenta il direttore del carcere, Graziano Pujia -, ed esprimere la vicinanza a coloro che vivono un forte disagio sociale ed economico, la solitudine e la malattia, rese ancor più gravi dalla condizione di isolamento e di restrizione sociale che ha coinvolto tutti noi”.