Covid-19, la Sardegna è in zona bianca: attesa ordinanza di Solinas su aperture

La Sardegna è in zona bianca ma non sarà un liberi tutti. La Regione Sardegna ha già preso visione dell’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza con cui si certifica la zona bianca per l’isola. Adesso il presidente della Regione, Christian Solinas dovrebbe adottare una sua ordinanza per organizzare riaperture graduali e controllate. Tutto sarà concordato costantemente con il Ministero e il comitato tecnico scientifico.

L’istituzione della zona bianca prevede un allentamento delle misure, ma sarà tutto graduale. “In area bianca – spiegavano nel sito del Ministero della Salute il 14 gennaio scorso – non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico”. Proprio su questo ultimo aspetto si inseriscono le decisioni che dovrà prendere la Regione.

Si ragiona, in particolare, sui nuovi orari di chiusura di bar e ristoranti che da lunedì potranno lavorare anche per la cena, e, ovviamente, sull’eventuale slittamento del coprifuoco notturno che comunque resterà. Le riaperture saranno decise di volta in volta in base agli esiti di un tavolo di monitoraggio permanente del quale fanno parte il ministero e il comitato tecnico scientifico. Tutti i protocolli attivi dall’inizio della pandemia per contrastare il coronavirus resteranno validi. Ora che la Sardegna è bianca, diventa sempre più concreta l’ipotesi che a chi intende entrare nell’Isola sarà richiesta una certificazione della vaccinazione anti-Covid o di tampone effettuato prima dell’imbarco. Il certificato, però, non dovrebbe essere oggetto dell’ordinanza regionale sulle riaperture ma di una successiva.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione, Christian Solinas del passaggio in zona bianca. Ma conferma un atteggiamento prudente. “È il risultato – sottolinea Solinas – , dei tanti sacrifici fatti in questi mesi dai sardi, delle loro attenzioni e dello scrupolo posto nell’osservanza delle regole di sicurezza, della loro partecipazione allo screening di massa che sta entrando nella sua fase numericamente più rilevante. Per questo dobbiamo considerare questo riconoscimento come un motivo in più per mantenere alta la guardia contro il virus, affinché lo sforzo non sia vanificato da atteggiamenti imprudenti”.

Solinas conferma che non sarà un ‘liberi tutti’, ma le aperture saranno decise con prudenza. “La zona bianca – commenta – non rappresenta certamente un invito al liberi tutti, alla mitigazione delle precauzioni e delle norme di sicurezza; deve essere anzi interpretata da tutti noi come una sprone alla massima responsabilità. Da questo risultato può scaturire una ripresa graduale di attività produttive che in questi mesi hanno sofferto danni gravissimi, fiaccando la nostra economia. Ma tutto deve essere fatto con prudenza e attenzione. Confermo il mio fermo intendimento di proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per coloro che entreranno nel nostro territorio regionale, a tutela della salute, che non impedirà ma anzi faciliterà la libera circolazione delle persone. Ho già avuto interlocuzioni con il Governo e con il Ministro Speranza al quale ho chiesto l’intesa. Confidiamo che con il nuovo Governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione nei confronti di un sistema che sarà garanzia per i sardi e per i turisti, e che farà della Sardegna una terra sicura e sempre più ospitale”.

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