A Carloforte è scattata l’allerta Covid-19. Ieri, con una nuova diretta su Facebook, l’ha annunciata il sindaco Tore Puggioni che ha fatto scattare una serie di divieti anti-assembramento in bar, ristoranti e locali notturni. Sull’isola di San Pietro i positivi sono diventati a tre, mentre salgono addirittura a 45 le persone messe in quarantena.
Come ha spiegato lo stesso primo cittadino, è stretta la correlazione tra gli infetti di questi giorni. Ovvero è ben individuato il ‘paziente zero‘ da cui è partita la diffusione del Covid-19. Si tratta di un turista in vacanza sull’isola insieme alla famiglia e il cui esisto del tampone è arrivato il 3 agosto. Quindi altri due casi si sono registrati il giorno successivo. Di qui, appunto, la ricostruzione di tutti i movimenti delle persone infette e che hanno portato all’isolamento domiciliare di altri 45 potenziali contagiati, proprio per evitare che l’isola si trasformi in focolaio, col rischio di compromettere quel che resta di una difficile stagione turistica. A Carloforte si attende adesso l’esito di 20 tamponi.
Il sindaco, intanto, nella diretta Facebook ha promesso “più controlli grazie anche alle maggiori forze di polizia messe a disposizione dalla prefettura di Cagliari”. Puggioni ha quindi invitato “tutte le attività commerciali e tutti i cittadini a rispettare alla lettera le regole sul distanziamento e sull’genizzazione delle mani” e a tenere “un comportamento più rispettoso delle norme imposte anche nelle spiagge”. Il primo cittadino ha anche deciso di fermare “tutte le iniziative di intrattenimento musicale, al fine di limitare quanto più possibile le occasioni di assembramento”. Residenti e turisti sono stati invitati “a “evitare lo svolgimento di feste e ricorrenze private”. Non saranno più consentite “le serate danzanti, siano esse in discoteca o meno: dobbiamo farlo perché la salute pubblica viene prima di ogni altra cosa”, ha detto Puggioni.
Quella di ieri è stata una giornata di emergenza in tutta la Sardegna, perché in una sola giornata i positivi sono arrivati a quota nove, come non succedeva da maggio. Così divisi: cinque nella Città metropolitana di Cagliari, due nel Sud Sardegna, uno a Nuoro e uno a Sassari. Anche i ricoverati sono passati da tre a cinque.
