I sassaresi non rinunciano ad andare in coppia a fare la spesa. Di cinque persone denunciate ieri dalla polizia locale, quattro accompagnavano il coniuge al supermercato. La curiosità statistica ha indotto il Comune di Sassari a rinnovare l’invito. “È importante ridurre allo stretto necessario le uscite previste nelle autocertificazioni – dice palazzo Ducale -, è fondamentale che vada ad acquistare generi di prima necessità una persona per nucleo familiare, e più raramente possibile”.
A Sassari la soglia di tolleranza è bassissima, e per coprire zone difficilmente raggiungibili a piedi o coi mezzi stradali il territorio è controllato anche con i droni, che anche oggi si sono levati in volo sul centro cittadino. Il Comune caldeggia la possibilità di “farsi consegnare spesa e medicine a casa dai tanti esercenti che hanno attivato il servizio”, il cui elenco è sul sito istituzionale insieme a quello di farmacie, parafarmacie, rivenditori di pellet, bombole a gas e altri beni utili. Infine, il Comune raccomanda ai cittadini che “le mascherine FFP2 e FFP3 con la valvola non vanno usate da chi va a fare la spesa”.
Una nota dell’amministrazione spiega che “è importante che in ogni situazione si usino solo i dispositivi adatti”. Probabilmente, data la loro scarsa disponibilità, si vuol limitare l’uso di mascherine più utili per chi opera in ambiti a più alto rischio di contagio. “Per uscire in casi ammessi dalla normativa e in cui si possono incontrare altre persone – conclude il Comune – sono più adatte le mascherine chirurgiche, mentre è fondamentale la distanza interpersonale di almeno un metro”.