Coronavirus, crolla il turismo nell’Isola. Operatori pensano al dopo-emergenza

Contro l’emergenza coronavirus un futuro turistico a Cagliari e nel Sud Sardegna. L’iniziativa si chiama Per (Progetto etico di rinascita) e ha già coinvolto i Comuni di Cagliari e Villasimius, le associazioni di categoria e i consorzi turistici. L’idea è quella di proporre un’alternativa locale ai colossi del commercio online. Tutti gli operatori dei territori, grazie al progetto Per e ai suoi partner tecnologici, con evoluti strumenti di business intelligence per lo sviluppo delle smart destination, avranno la possibilità di (ri)strutturarsi ritrovando nelle relazioni di vicinato, nella solidarietà e nell’etica del fare impresa, un nuovo modo di operare.

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L’ obiettivo: far rivivere i quartieri – spiegano i promotori – le città, i paesi con una nuova filosofia che, partendo dalla felicità dei residenti, consentirà di migliorare il benessere e la qualità della vita. Utilizzando questa rampa di lancio per migliorare l’appeal tra i turisti. La tecnologia ha un ruolo fondamentale: la nuova strategia si basa su strumenti innovativi che potranno essere integrati con tutti i progetti di data-intelligence e digitalizzazione in possesso o in lavorazione delle amministrazioni. C’è la Welcome card territoriale, distribuita tramite una app. Consente, ai fini del marketing territoriale, l’analisi delle traiettorie d’interesse, “conta” le persone che affollano una località in occasione di eventi e manifestazioni di pubblico interesse e la loro capacità di spesa. A disposizione anche altre piattaforme che consentono di favorire e-commerce, emissione di voucher per le prenotazioni di pernottamenti, servizi turistici, escursioni, i biglietti per musei, i teatri, gli spettacoli.

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“Abbiamo forzatamente dovuto interrompere i lavori in corso – spiega Martino Di Martino, amministratore della Sintur sinergie turistiche – destination manager e coordinatore del progetto Destinazione Cagliari- per una stagione turistica per Cagliari e per il Sud Sardegna. Stavamo per partire con le attività e i buoni segnali di crescita ancora riconfermata nonostante la ripresa dei mercati del Nord Africa e degli ormai incancreniti problemi relativi ai trasporti dei passeggeri e delle merci, della continuità territoriale. Le imprese stanno cercando di evitare la chiusura definitiva delle attività. Pur con le incertezze del momento, non sappiamo quando l’emergenza sanitaria internazionale sarà risolta e non possiamo sapere con quale scenario socio economico ci dovremo confrontare, abbiamo deciso di lavorare, uniti, anche con questa iniziativa, per farci trovare pronti e dare il nostro contributo”.

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