Corona de Logu accoglie Puigdemont: ‘L’autodeterminazione sia democratica’

Oltre un centinaio gli amministratori locali indipendentisti presenti all’incontro organizzato dalla Corona de Logu a Oristano in presenza dell’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont. Salutato da un’ovazione, il leader indipendentista ha dichiarato che “la via per l’autodeterminazione è quella democratica, non violenta, dove si privilegia l’ascolto. Per questo la violenza perpetrata dallo stato spagnolo è stata una cosa inspiegabile dentro la nostra casa europea. La democrazia europea si gioca anche nei luoghi come la Catalogna dove un popolo vuole governare il suo destino. Vogliamo costruire una nazione che faccia parte di una vera Unione Europea dei popoli, che ascolti i bisogni della cittadinanza, che combatta la crisi climatica. Con i sardi condividiamo gli stessi valori, a partire dall’indipendentismo civico. La Sardegna avrà sempre la solidarietà della Catalogna qualora dovesse servire”.

Al suo fianco è intervenuto Maurizio Onnis, presidente della Corona de Logu, l’organizzazione degli amministratori e delle amministratrici dei comuni della Sardegna. “Il nostro obiettivo è quello di far crescere e diffondere l’indipendentismo civico, governare bene in modo trasparente e condiviso. Portare i sardi ad autodeterminarsi. Il diritto all’autodeterminazione è inalienabile, viene prima della costituzione degli Stati. Per questo condividiamo con la Catalogna e le altre nazioni senza stato il diritto all’autodeterminazione dei popoli con gli strumenti della non violenza e della democrazia. La Sardegna non è presente nei libri di testo scolastici italiani. La Sardegna sta per essere sfruttata dal punto di vista energetico e i sardi non ne avranno alcun beneficio, perché produciamo più energia elettrica di quella che consumiamo. Stiamo lavorando per recuperare la nostra coscienza culturale, a partire dalla nostra lingua”.

Laura Fois

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