Clima avvelenato sulle terre civiche: viscere animali nell’uliveto del sindaco

Ancora intimidazioni ai danni degli amministratori locali in Sardegna. Questa volta nel mirino è finito Francesco Pinna, sindaco di Bonarcado, Comune di quasi duemila abitanti della provincia di Oristano. Qualcuno ha appeso al cancello dell’uliveto del primo cittadino delle viscere di animale. Il fatto è stato scoperto venerdì. Il sindaco ha già presentato una denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Non è la prima volta che Francesco Pinna è vittima di una intimidazione. Due anni fa qualcuno aveva disegnato delle croci con i nomi del sindaco, di un assessore e di un altro cittadino sulle pareti esterne del cimitero.

“Ora la storia si ripete  – scrive il sindaco in una nota su Facebook – a seguito dell’approvazione in Giunta dell’avviso pubblico e delle tariffe per l’assegnazione dei terreni nelle località di Pabarile, Pranos e Sos Mulinos, atto dovuto a seguito dell’approvazione in Consiglio del nuovo regolamento nel novembre del 2019. Quest’azione intimidatoria è la diretta conseguenza di un clima avvelenato ad arte, che trova sfogo e cassa di risonanza sui social network dove viene alterata la verità, anche documentale, per suscitare odio sociale contro gli amministratori e principalmente contro il sindaco, rei di andare contro gli interessi dei bonarcadesi. Tutto il contrario di quello che sono state sempre le nostre intenzioni – prosegue -, ovvero ottemperare a quanto previsto dalla legge regionale tutelando gli interessi dei cittadini facendo in modo di dotarli di un diritto reale come un contratto di affitto. Perciò sia chiaro una volta per tutte, noi non abbiamo mai voluto e non vogliamo togliere il godimento delle terre civiche ai bonarcadesi, al contrario abbiamo sempre lavorato per tutelarne i diritti tant’è che nessuno verrà privato dei terreni che ha finora condotto, purché stipuli un regolare contratto d’affitto”.

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