Centro rimpatri tra aggressioni e risse. Gli infermieri: ‘Caos e rischio sicurezza’

È stato aperto solo poche settimane fa ma la situazione al Centro rimpatri (Cpr) di Macomer è a rischio caos, con un rischio sicurezza oltre i livelli di guardia. Lo racconta il quotidiano La Nuova Sardegna che riporta l’allarme del personale sanitario all’interno del centro per rimpatri nella zona industriale di Macomer che minaccia compatto l’astensione dal lavoro e in qualche caso le dimissioni. Tutto perché, sostengono i sanitari, non ci sono le condizioni per lavorare in sicurezza: “La nostra incolumità è messa a rischio di continuo”.

Così medici e infermieri chiedono di poter avere accanto uomini della sicurezza durante l’assistenza sanitaria ai migranti. Secondo quanto riporta il quotidiano, gli episodi cruenti – risse o autolesionismi – sono ormai all’ordine del giorno: il registro degli interventi dell’infermeria fa capire come risse e aggressioni tra gli stessi migranti (di varie nazionalità, una cinquantina al momento) siano frequenti.

Gli infermieri, spiega l’articolo, sono stati assunti da un’agenzia interinale per conto della Ors, la multinazionale svizzera che si occupa di migranti che ha vinto l’appalto per la gestione del centro. “Attualmente stiamo discutendo con la prefettura e le autorità locali per migliorare la situazione”, dice il responsabile della comunicazione della società.

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