È tornato in libertà Roberto Bonanni, il commercialista a capo della ‘Zernike venture capital’, la società al centro di un’inchiesta in cui è indagato, con la stessa accusa di corruzione e peculato, anche il deputato e coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci. Bonanni era agli arresti domiciliari a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori.
Tutto ruota attorno a un finanziamento pubblico di 750mila euro concesso cinque anni fa a un fondo riconducibile – secondo la Procura, a un amico dell’allora presidente Cappellacci, Flavio Mallus. Un fondo a sua volta legato al pacchetto da 17 milioni chiamato Ingenium e che la Zernike gestiva a sostegno delle imprese innovative. A metà dello scorso ottobre sono scattati per arresti per Bonanni e Mallus, entrambi ai domiciliari. Sullo sfondo, una presunta tangente da 80 mila euro che, per i pm Emanuele Secci e Diana Lecca, sarebbe finita, dopo un giro tortuoso, nelle tasche di Cappellacci. Bonanni, difeso dall’avvocato Patrizio Rovelli, si è fatto interrogare due volte dai magistrati e ora è stato rimesso in libertà.