Caos bagagli a Elmas: in centinaia ancora senza valigia

È l’onda lunga del caos bagagli dei giorni scorsi quella che si sta abbattendo sull’aeroporto di Cagliari Elmas in queste ore. E pare non avere tregua. Basti pensare che da circa quattro giorni gli aerei Alitalia provenienti da Roma, ma non solo, sono arrivati carichi di passeggeri ma con le stive vuote: turisti e sardi che già immaginavano un rinfrescante tuffo in una delle tante spiagge da sogno intraviste poco prima dai finestrini dell’aereo.
Ma il sogno si è trasformato presto in un incubo. Prima l’inutile attesa davanti ai rulli destinati al ritiro dei bagagli, quindi l’interminabile fila davanti al Lost and Found, letteralmente preso d’assalto, per denunciarne lo smarrimento.  A Elmas le squadre lavorano a ritmo serrato per riparare la falla apertasi a Fiumicino all’indomani dell’accordo di Alitalia con Ethiad, e il conseguente invio delle prime lettere di licenziamento che ha scatenato lo sciopero bianco. Il personale locale di Alitalia e gli operai dell’aeroporto “Mario Mameli” raccolgono il surplus di valigie che nessuno raccoglie e le catalogano, in modo da avvisare i legittimi proprietari.
“Ieri a Cagliari mancavano circa 750 bagagli – racconta un addetto ai lavori dello scalo – basti pensare che per due giorni ogni volo è arrivato completamente vuoto. Da ieri sera, invece, gli aerei viaggiano con le stive sovraccariche, nel tentativo di smaltire i bagagli che giacciono a Fiumicino. Oggi n’è arrivata una marea. Per esempio, nel nuovo Airbus A330 ne hanno messo circa 180 in più, ma i voli in arrivo sono già colmi dei bagagli dei rispettivi passeggeri. Al momento ne mancheranno circa 300. Ci sono passeggeri che sono già ripartiti, anche senza bagaglio”.
“Che li mandino tutti a casa e diano lavoro a chi ne ha voglia” sbraita un passeggero infuriato, venuto a reclamare non si sa quante volte la valigia di una vacanza iniziata male. Ma non tutti sono d’accordo.
Carlo Mulas

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