Camorra, a breve decisione su richiesta rinvio a giudizio di Cicu (Fi)

E’ stata fissata per il prossimo 24 febbraio l’udienza preliminare che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per riciclaggio formulata dal sostituto procuratore della Dda di Cagliari, Emanuele Secci, nei confronti dell’europarlamentare di Forza Italia Salvatore Cicu, dell’ex sindaco di Sestu Luciano Taccori, e dell’ex capogruppo forzista nello stesso Comune Paolo Cau.

Sono accusati con altre 14 persone residenti in Campania di aver riciclato in Sardegna del denaro proveniente dal clan camorristico dei Casalesi. L’inchiesta – condotta dai militari del Gico della Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia – è legata alla vendita di un terreno a Villasimius da parte della società Turicost (nella quale Cicu sarebbe stato socio occulto) ad una cordata di imprenditori campani che poi hanno realizzato il villaggio turistico S’Incantu.

Un’indagine molto complessa che ha potuto accertare anche l’arrivo nell’Isola, il 5 agosto 2003, di Gennaro Chierchia, noto Rino ‘o Pecorone, esponente di punta del clan camorristico D’Alessandro di Castellamare di Stabia, poi ucciso in un agguato il 28 ottobre 2008. Secondo l’accusa portava in una valigetta 400 mila euro in contanti per chiudere l’affare. Conclusa l’inchiesta, il pm Secci ha sollecitato il rinvio a giudizio per tutti i 17 indagati accusati di riciclaggio – a Cicu, Taccori e Cau non viene contesta l’associazione a delinquere né l’aggravante delle finalità mafiose – e ora sarà il Gup Cristina Ornano a decidere valutando gli elementi raccolti.

“Come cittadino e uomo delle istituzioni – ha commentato l’europarlamentare di Fi – ho grande rispetto e piena fiducia nelle garanzie processuali e nel lavoro del Gup. Potrò far valere la mia completa estraneità ai fatti”, ha dichiarato Cicu.

Il prossimo 24 febbraio compariranno davanti al Gup anche altri 14 imputati campani accusati a vario titolo di riciclaggio di soldi della camorra, in particolare i clan dei Casalesi e D’Alessandro. Sono finiti nell’inchiesta sarda il consigliere regionale della Campania, Luciano Passariello, 55 anni di Napoli; Alessandra Coronella, 42 anni di Aversa; Antonino Di Martino, 51 di Piano di Sorrento; Luisa Di Martino, 43 di Vico Equense; Alessandro Falco, 42 di Napoli; Nicola Fontana, 56 di Casapesenna, in provincia di Caserta; Rosa Fontaa, 82 di Casapesenna; Rosa Garofalo, 53 di Casapesenna; Sabino Gioia, 54 di Avellino; Angela Miccio, 51 di Piano di Sorrento, nella città metropolitana di Napoli; Bartolomeo Piccolo, 58 di Casapesenna; Gilda Piccolo, 53 di Casapesenna; Salvatore Venturino, 50 di Napoli; Antonio Vieri, 58 di Avellino. Per tutti è stato chiesto il rinvio a giudizio.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share