Cagliari, zone pedonali aperte alle auto: protesta col caffè in mezzo alla strada

La Giunta Truzzu tira dritto: le auto potranno ricominciare a circolare in via Manno, via Garibaldi e nel Corso per due ore al giorno. Il centrosinistra cagliaritano non ci sta e ha organizzato la prima mobilitazione contro questa decisione: la ‘colazione pedonale‘ fissata per sabato alle 9.30 all’inizio del Corso. “Dopo anni di pedonalizzazione dunque si cambia: la volontà dell’amministrazione, preannunciata a dicembre scorso sulla stampa – denunciano i 13 consiglieri d’opposizione -, è oggi nero su bianco con l’ordinanza dirigenziale numero 279 del 13 febbraio 2020, che consente l’accesso, la circolazione e la sosta massima di 15 minuti dei veicoli dei residenti, dei commercianti e di quelli adibiti al trasporto e alla consegna delle merci tra le 8 e le 10 tutti i giorni feriali e festivi”.

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In arrivo il primo appuntamento per contrastare questa decisione della maggioranza di centrodestra che ha deciso di intervenire sul processo di pedonalizzazione del centro avviato dai predecessori. “Invitiamo i cagliaritani a fare colazione con noi sabato 22 febbraio alle 9.30 nel corso Vittorio Emanuele, la strada che più di tutte ha cambiato volto grazie allo stop alle auto – annunciano i consiglieri comunali di Progressisti, Sinistra per Cagliari, Pd e Progetto Comune -. Venite a piedi nel Corso, portate con voi una tazzina: caffè e dolcetti li offriamo noi. La colazione pedonale sarà l’occasione per rilanciare anche la petizione on line sulla piattaforma Change.org contro le modifiche alla pedonalizzazione, che in poche settimane ha raggiunto oltre cinquemila adesioni”.

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“Ancora qualche ritocco e l’installazione dei nuovi cartelli e le quattro ruote avranno nuovamente libero accesso in alcune strade pedonali – commentano i 13 consiglieri comunali -. Temiamo che questo cambiamento sancirà la fine della pedonalità. Sarà infatti molto difficile limitare il transito delle auto alle sole due ore mattutine, e il Comune non si è ancora dotato dei necessari strumenti di controllo per presidiare accessi, transito e sosta. Il rischio è che le ore consentite diventino, di fatto, un sistema per far circolare di nuovo le auto tutto il giorno. Inoltre, rischiamo di dover restituire all’Unione Europea oltre 1,6 milioni di euro: a tanto ammontano le somme per la realizzazione dei percorsi ciclopedonali nella via Manno e nel corso Vittorio Emanuele”.

 

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