“Per salvare definitivamente il Poetto è necessario un adeguato programma di progressive demolizioni delle invasive strutture in muratura, così vicine alla battigia, che nel corso dei decenni hanno sicuramente avuto un impatto negativo sui delicati equilibri del litorale”. A dirlo sono il presidente regionale di Legambiente, Vincenzo Tiana, e la responsabile del circolo di Cagliari, Annalisa Colombo. I due ambientalisti prendono posizione dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale del Piano di utilizzo dei litorali (Pul) che prevede, tra le altre cose, di “restituire la sabbia bianca alla spiaggia dei cagliaritano“. I chioschetti, inoltre, potranno restare aperti tutto l’anno e saranno verso la linea della strada. Lo stesso succederà a Giorgino.
Legambiente plaude al nuovo Pul del capoluogo isolano, ma appunto chiede all’amministrazione un supplemento di impegno. “Il Piano approvato è certamente importante”, scrivono dall’associazione verde in una nota, ma “crediamo che sono le demolizioni possano far risaltare meglio il valore paesaggistico del complesso territoriale-costiero con le zone umide di Molentargius e il promontorio di Sant’Elia”. Per Legambiente, il Pul “costituisce certamente un atto indispensabile per il successivo adeguamento del Piano urbanistico al Ppr, il che significa dare piena attuazione alle norme paesaggistiche previste dalla Regione“. Tiana e la Colombo propongono alla giunta di Massimo Zedda di istituire “un laboratorio territoriale per la ricostituzione del sistema ambientale che preveda la sperimentazione di tecniche di rinaturalizzazione”.