Cagliari, imprenditore cacciato dalla massoneria si rivolge al giudice civile

Nessun regolamento di conti segreto, è il caso di dirlo. Almeno per questa volta. Un imprenditore cagliaritano, Mario Stevelli, consigliere camerale della Camera di commercio, è stato espulso dalla massoneria cittadina e il contenzioso è finito davanti al tribunale civile. La notizia si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola. Non sono molti i dettagli e le ragioni: Stevelli afferma che si tratta di una “questione di principio” e non è certo di voler essere riammesso. Il Gran Maestro, Stefano Bisi, parla di generici “problemi sulle quote”. Ora sarà il giudice civile a tentare di capire cosa è successo in un caso abbastanza raro. Le questioni interne alla massoneria, di solito, si risolvono infatti con un disciplinare rigorosamente interno , per questioni di riservatezza. Gli affiliati hanno a disposizione tre organi: Loggia, Tribunale circoscrizionale e Corte centrale, di fatto ora scavalcati.

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