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Cagliari, il rettore Melis: “Il campus universitario pronto per il 2016”

Il campus di viale La Playa non sarà la soluzione definitiva. E non sarà pronto prima del 2016. Lo ha detto oggi il rettore dell’università di Cagliari, Giovanni Melis, durante un intervento in Consiglio comunale. “Il campus non sarà sufficiente. Ricordo però che in città ci sono camere e spazi disponibili: una politica comunale attiva darebbe in questa direzione un grande contributo”.

Melis ha sottolineato che i fuori sede portano a Cagliari un flusso di denaro pari a 100 milioni di euro. E le risorse continuano a mancare, come sottolineato dalla presidente dell’Ersu, Daniela Noli: “L’anno scorso è stato caratterizzato dai tagli: siamo passati dal 74 a circa il 60% nell’erogazione delle borse di studio. Il campus è punto nodale. Ma l’esame dei dati attuali deve far riflettere: 851 posti letto a disposizione non sono pochi, ma solo 784 sono i beneficiari: ci sono dei posti non assegnati. Ci vuole un nuovo concetto di residenzialità. Non dormitori, ma si deve andare a percorrere una nuova strada”.

L’idea potrebbe essere quella degli studenti nei quartieri storici.  “Bisogna fare attenzione – ha commentato Noli – perché questo significherebbe case piene d’inverno, ma vuote d’estate”.

Richieste arrivano anche dagli universitari: “Chiediamo al Comune – ha detto Tommaso Ercoli, presidente del Consiglio degli studenti – di mettere la cittadinanza studentesca tra le sue priorità. Cagliari è davvero città universitaria? No, è lontana. Chiediamo un tavolo permanente con l’amministrazione: questa può essere una base per coinvolgere gli studenti che si sentono esclusi dalle scelte. Spazi di aggregazione? Mancano. Svago notturno? La città spesso è addirittura ostile. Il Comune deve intervenire. Collegamenti: male quelli con il polo scientifico di Monserrato, servono per quel percorso piste ciclabili e bike sharing”. Il rappresentante degli studenti ha chiesto anche bus notturni, l’apertura delle biblioteche anche di notte e una carta di servizi.

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