Cagliari, il giornalista Antonello Lai e il suo operatore aggrediti in un campo rom

Aggressione questa mattina all’interno del campo nomadi abusivo lungo la statale 554 a Cagliari. Presi di mira il giornalista Antonello Lai di Tcs e il cameraman Matteo Campulla. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che hanno raccolto le denunce delle vittime al pronto soccorso del Brotzu, la troupe intorno alle 10 è andata al campo per un reportage. La visita dei cronisti, però, non è stata gradita dalle persone che si trovavano nell’area. Da qui un’accesa discussione, con alcuni nomadi che avrebbero intimato alla troupe di allontanarsi. Poi si sarebbero avvicinati tre o quattro di loro che hanno colpito con calci, schiaffi e pugni il giornalista, mentre il cameraman cercava di allontanarsi. Alla fine la troupe è riuscita a fuggire. Lai e l’operatore hanno raggiunto il Brotzu per farsi medicare e hanno chiamato il 112. I carabinieri della Compagnia di Cagliari, raccolte le testimonianze, sono andati al campo, ma gli aggressori erano già fuggiti. Nell’area solo donne e bambini.

“Ancora una violenta aggressione ai danni di operatori dell’informazione che hanno l’unica colpa di svolgere la propria professione”, scrivono in un comunicato congiunto Ordine dei giornalisti e Assostampa. “Esprimiamo piena solidarietà ai due colleghi vittime della violenta aggressione. “Preoccupa – commentano Francesco Birocchi e Celestino Tabasso, presidenti di Ordine e Sindacato sardi – il crescente clima di intimidazione nel quale sono sempre più spesso costretti a lavorare gli operatori dell’informazione. Sono purtroppo sempre più frequenti anche le aggressioni fisiche, ai danni di colleghi il cui unico obiettivo è informare il pubblico e dare voce a tutti”.

Al collega Antonello Lai e all’operatore Matteo Campulla, vilmente aggrediti mentre erano impegnati nel loro lavoro, la solidarietà della direzione e della redazione di Sardinia Post.

 

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