A Cagliari il Capodanno sarà diffuso, ma soprattutto low cost: 125 mila euro per dire addio al vecchio anno e accogliere il 2014. Non ci sarà nessuna ordinanza anti-botti, ma il sindaco Massimo Zedda, questa mattina durante la presentazione dell’evento, ha invitato i partecipanti a non usarli. Quasi una logica prosecuzione storica del discorso dell’anno scorso: l’ultimo giorno del 2012 fu festeggiato in piazza nel nome della ricostruzione post bellica.
Per il 2013, invece, porte aperte all’Europa. Ora più che mai dal momento che Cagliari è tra le sei città in lizza per diventare capitale culturale del 2019 del Vecchio continente. “Essere stati inseriti nella short list – ha detto l’assessore al Turismo Barbara Argiolas – è stato per noi molto importante. È il terzo anno del Capodanno diffuso: Cagliari ha sempre gradito questo genere di festeggiamenti”.
Le quattro aree. Per la notte di San Silvestro quattro aree si trasformeranno per magia in altrettante zone dell’Europa. Piazza Yenne rappresenterà un po’ il Regno Unito, soprattutto a livello sonoro, con musiche e canzoni dai Police agli U2. Il Bastione Santa Croce invece sarà un pezzo di sud ovest con la Spagna a farla da padrone tra rumba e flamenco. E con un’ospite d’eccezione, Tonino Carotone, autore anni fa di un pezzo tormentone che girava in tutte le radio. In piazza Savoia rock, jazz e ritmi delle popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo. A Pirri, infine, la musica balcanica incontra quella spagnola. Un corteo di figuranti che indosseranno costumi dell’Europa, percorreranno il centro storico con una parata per coinvolgere i partecipanti.
