Cagliari, avvocato accusato di stalking: vittima ascoltata in modalità protetta

L’incidente probatorio si svolgerà in modalità protetta il 30 gennaio. La giudice del Tribunale di Cagliari, Maria Alessandra Tedde, ha sciolto la riserva accogliendo la richiesta della Procura e dell’avvocata che, alcuni anni fa, ha presentato querele contro ignoti per stalking e violenza sessuale. Concluse le indagini, nel mirino degli inquirenti è finito un noto penalista di Cagliari, Massimiliano Ravenna. La donna non ha mai fatto il nome del legale, fornendo anzi descrizioni differenti del suo presunto persecutore, ma i carabinieri, completati gli accertamenti, hanno portato sul tavolo della Procura alcuni indizi: tra questi, uno dei militari impegnati nel seguire gli spostamenti di Ravenna lo avrebbe visto mentre schiaffeggiava la collega.

Tuttavia, senza l’esplicita testimonianza della vittima, il procuratore aggiunto Gilberto Ganassi e la sostituta, Nicoletta Mari avevano chiesto l’archiviazione del fascicolo, negata però dalla gip, Cristina Ornano che ha invece ordinato ulteriori accertamenti e intimato di sentire la donna. A questo punto, i due pm hanno chiesto e ottenuto l’incidente probatorio, sollecitando la modalità protetta che si concede in particolari casi di vulnerabilità della vittima. I difensori di Ravenna, avvocati Massimo Ledda e Roberto Borgogno, quest’ultimo dello studio Coppi di Roma, non potranno dunque rivolgere domande dirette all’avvocata – assistita dal legale romano Claudio Sforza – e nemmeno stare nella stessa stanza, ma dovranno sottoporle prima alla giudice, l’unica che potrà avere contatti con la donna. L’inchiesta dunque continua: nel frattempo la Procura ha fatto esaminare i file audio prodotti dalla difesa di Ravenna, ritenuti genuini e ascoltato alcuni testimoni.

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