Via libera alla caccia in Sardegna per la stagione 2019/2020. Lo ha deciso il comitato regionale faunistico convocato oggi dall’assessore all’Ambiente, Gianni Lampis. “C’è una discontinuità rispetto al passato – afferma Lampis – anche nei leali rapporti di collaborazione con le diverse associazioni venatorie. I lavori del comitato sono improntati a consentire il pieno esercizio dell’attività venatoria così come nel rispetto delle leggi”.
La preapertura della stagione venatoria è confermata nei primi cinque giorni di settembre per quanto riguarda tortore, con un carniere giornaliero di 8 capi e stagionale 15, cornacchie e ghiandaie con 30 capi al giorno. Apertura ufficiale invece domenica 22 settembre, (da subito domenica e giovedì) fino al 9 Febbraio 2020. “Si potranno cacciare coniglio, merlo e quaglia fino al 29 dicembre – si legge in una nota della Regione- beccacino, frullino e pavoncella dal 22 settembre fino al 30 gennaio 2020. Anatidi dal 22 settembre fino al 30 gennaio 2020; alzavola, canapiglia, codone, fischione, folaga, gallinella d’acqua, germano reale marzaiola, mestolone, moriglione, porciglione, colombaccio dal 29 settembre fino al 9 febbraio 2020, con il cane da riporto. Inoltre la volpe dal 3 ottobre e dal 3 novembre anche col sistema della battuta, con un carniere massimo di 3 capi per cacciatore e 20 per compagnia. L’allodola dal 3 ottobre al 29 dicembre, la beccaccia dal 3 ottobre al 26 gennaio, tordi e cesena dal 3 ottobre fino al 30 gennaio 2020. Caccia al cinghiale, invece, dal 3 novembre, domenica e giovedì con un massimo di 5 capi per ogni 5 fucili o frazione di cinque e 40 capi per compagnia di caccia. Per lepri e pernici – conclude la nota -, sono state confermate tendenzialmente le giornate del 6 e 20 ottobre, ma per conoscere i carnieri bisognerà attendere l’esito dei censimenti, che saranno comunicati nella prossima riunione di Comitato regionale faunistico presumibilmente il 30 settembre prossimo”.
