Cabras, a Mont’e Prama l’archeologo scava e paga pure la guardia

La provocazione è presto servita. A Cabras, nello scavo archeologico dei noti giganti di Mont’e Prama, i preziosi – nuovi – reperti che stanno venendo alla luce hanno rischiato di partire per una nuova vita. Probabilmente quella dei collezionisti, via tombaroli. Sono entrati in azione qualche notte fa, ma pare siano andati via a mani vuote. Da qui appunto la proposta di Raimondo Zucca, archeologo, docente dell’Università di Sassari e uno degli “scopritori” dei giganti 40 anni fa e impegnato in queste settimane. Per avere una guardia notturna, in attesa che ci sia una soluzione istituzionale, pagherà di tasca sua. Vigilanza privata, soldi privati per un bene pubblico.

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