Business dei rifiuti nel campo rom, 10 arresti. Sfilza di reati ambientali, area sgomberata

Sono dieci le misure cautelari eseguite questa mattina dalla Polizia municipale di Sassari, su ordine della Procura. Gli arrestati, ammanettati tutti nel campo rom di Piandanna, sono accusati di traffico illecito di ingenti quantitativi di spazzatura, realizzazione e gestione di discarica abusiva, trasporto e commercio di rifiuti pericolosi e non.

L’attività d’indagine, affidata dall’Autorità giudiziaria al Nucleo di polizia ambientale dei vigili urbani, ha permesso di accertare che “il campo di proprietà comunale destinato alla comunità rom veniva utilizzato quotidianamente per depositarvi rifiuti di ogni genere che venivano trasportati nel terreno sia dagli stessi indagati sia da soggetti estranei al campo”, si legge in una nota diffusa dal Comando.

Stando agli accertamenti, “dalla spazzatura venivano quindi separati i rifiuti quelli commercializzabili, come ad esempio ferro e rame, ceduti dietro compenso a ditte compiacenti che operano nel settore del riciclaggio dei rifiuti e con cui gli uomini rom arrestati intrattenevano rapporti d’affari”. L’Autorità Giudiziaria ha, inoltre, disposto il sequestro preventivo dell’interno campo nomadi, oggi inutilizzabile poiché sommerso di spazzatura di ogni genere e di cui è stata accertata la non disponibilità per contaminazione ambientale.

Inoltre, sempre l’Autorità Giudiziaria ha disposto il divieto di dimora nel Comune di Sassari per tre nuclei familiari, incluse le mogli degli uomini arrestati, le quali, stando alle indagini di Polizia locale e Procura, collaboravano nel traffico illecito di ingenti quantitativi di rifiuti. Si parla di svariate tonnellate. Tutti i dieci sottoposti a misura cautelare sono anche accusati di abbruciamento di rifiuti, pratica che veniva adottata sia per pulire la spazzatura commercializzabile, ad esempio per liberare il rame dalla guaina. Col fuoco, inoltre, veniva ridotto il volume degli enormi cumuli dei restanti rifiuti abbandonati sul terreno.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto, anche, il sequestro preventivo di dieci veicoli che venivano utilizzati nel traffico illecito di rifiuti. Nel corso dell’attività sono stati impiegati oltre sessanta agenti. “Nelle prossime ore – anticipano dal Comando dei vigili urbani – le misure cautelari potrebbero estendersi ad altri soggetti”.

Infine viene comunicato che “la chiusura del campo Rom sarà definitiva, poiché il danno ambientale provocato è frutto di “decenni di condotte illecite perpetrate per troppi anni”. Il Comune si occuperà di bonificare l’area. Ma, attraverso i Servizi sociali, l’amministrazione “si è immediatamente adoperata per trovare soluzioni abitative e per offrire supporto sociale ai minori e alle donne che sono risultate estranee ai reati accertati”.

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