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Bonorva, atto intimidatorio contro un giornalista: incendiata la sua casa di campagna

E’ stata incendiata la casa di campagna di Emidio Muroni,71 anni, insegnante in pensione di Bonorva e giornalista pubblicista. Da decine di anni è un corrispondente della Nuova Sardegna e i carabinieri che indagano sul fatto non escludono che l’atto possa esser messo in relazione proprio alla sua attività
giornalistica. Muroni ha seguito vari fatti di cronaca avvenuti nella zona e ora gli inquirenti indagano anche su questi per avere elementi utili.

Ad accorgersi di quanto accaduto lo stesso Muroni che ha quantificato i danni in circa 90 mila euro, tutti gli arredi dell’abitazione sono stati infatti distrutti.

“Avendo appreso dagli organi di informazione dell’attentato di cui è stato vittima il giornalista Emidio Muroni, desidero manifestare all’interessato, ai familiari e alla comunità locale la solidarietà mia personale, dell’Amministrazione che presiedo e di tutta la collettività provinciale”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, in merito all’accaduto. “In attesa che il lavoro degli inquirenti consenta di individuare i responsabili di un gesto tanto vigliacco quanto violento e di capire le cause di un atto che in alcun caso potrà essere giustificato – ha aggiunto Giudici – la Provincia condanna severamente il comportamento di chi, con simili intimidazioni, si colloca al di fuori di una comunità abituata al rispetto delle regole del vivere civile e della legalità. Auspico che i fatti appena accaduti non rappresentino un attentato alla libertà dell’informazione e del diritto di critica che il cronista Emidio Muroni, nella sua lunghissima esperienza, ha sempre esercitato in maniera corretta e rispettosa”.

La solidarietà di Cappellacci. Ferma condanna per un atto “inqualificabile e incomprensibile” e la massima solidarietà a Emidio Muroni è stata espressa dal presidente della Regione Ugo Cappellacci dopo l’attentato incendiario che ha distrutto la casa di campagna di Bonorva del collaboratore del quotidiano La Nuova Sardegna. “Auspichiamo che le forze dell’ordine e la magistratura – ha aggiunto il governatore – individuino i responsabili di un gesto che colpisce un cronista impegnato nel delicato compito di garantire il massimo di informazione alla sua comunità e contribuire a far conoscere i problemi e le potenzialità di un territorio”.

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