Bimba contesa, è fuga da Porto Cervo. La madre: “Noi più sicure a Montecarlo”

Si infittisce il giallo della Costa Smeralda che vede al centro della vicenda una bimba di nove anni contesa dai facoltosi genitori, lui romano e lei russa. I due si stanno scambiando reciproche accuse ora al vaglio della Procura di Tempio. “Ho visto mia figlia e sono andata ad abbracciarla, così come ha fatto anche lei. In quel momento ho sentito due mani stringermi il collo, era il padre. Bodyguard russo con me? Nessun bodyguard. C’era tanta altra gente, non so chi lo abbia fermato”, ha raccontato la madre della bimba a La Nuova Sardegna, dopo che il padre l’ha accusata di avere sottratto la figlia dalla propria custodia con l’aiuto di una guardia di corpo che lo ha immobilizzato.

La donna, che si trova a Montecarlo (nella foto) con la bambina dopo la fuga dal residence di Liscia di Vacca, ha raccontato invece al quotidiano di essere stata aggredita dal padre della piccola e di essere “caduta sui gradini e, spaventata, sono corsa verso l’auto con lei, per andare via, lontano da lì”. L’avvocata della manager, Sabrina Mura, conferma all’Ansa che la donna ha presentato una denuncia alla questura di Imperia, in Liguria, la più vicina alla sua residenza di Montecarlo, dove è stata rintracciata ieri sera dai carabinieri della stazione di Porto Cervo, che stanno seguendo le indagini sotto il coordinamento della Procura, dopo la denuncia del padre. Il legale precisa anche che esiste anche un fascicolo – sarebbe passato dal tribunale dei minori di Sassari alla Procura di Tempio – dopo che la donna ha denunciato l’ex per avere contravvenuto agli accordi sull’affidamento congiunto della piccola.

Ma le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti dalla donna, non sono passate inosservate. Lo stesso manager romano ora querela la exper le dichiarazioni rese alla stampa e nelle quali contraddice la versione dei fatti che lui aveva fornito ai carabinieri di Porto Cervo che indagano per conto della Procura di Tempio. Oggetto del contendere, le circostanze, i tempi e i modi con cui lei, 50 anni martedì poco dopo le 13 ha prelevato la figlia dal residence in cui stava trascorrendo le vacanze col padre, i nonni paterni e la tata.

Il papà aveva dichiarato di essere stato aggredito e immobilizzato da un bodyguard che parlava in slavo mentre lei portava via la figlia. La donna, come riportato, ha replicato di essere andata lì da sola ed essere stata aggredita dall’ex. “Contestiamo integralmente le dichiarazioni rese dalla signora, in quanto non aderenti al vero”, replicano ora i legali del manager romano, Francesca Fiori e Valentina Vaccaro. “Lasciando all’autorità giudiziaria l’accertamento dei fatti e confidando nella massima celerità, tenuto conto delle gravi ripercussioni sulla minore, abbiamo comunque ricevuto mandato dal nostro cliente a presentare querela per le dichiarazioni rese dalla signora”, dicono gli avvocati. “Dal giorno del fatto il padre non ha più alcuna notizia della figlia, né sa dove realmente si trovi – concludono – poiché la madre si è resa per lui irraggiungibile”.

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