Cualbu confermato a capo di Coldiretti: “Guerra a burocrazia regionale”

Battista Cualbu, 52 anni, allevatore di Fonni con azienda ovina a Sassari, è stato confermato all’unanimità presidente regionale di Coldiretti. Per lui si apre un nuovo mandato di cinque anni. L’assemblea ha anche eletto il nuovo consiglio. I rinnovi di tutte le cariche hanno visto impegnata l’organizzazione per circa sei mesi. Le elezioni hanno riguardato 297 sezioni comunali con le scelte di altrettanti presidenti. Un’ondata con tanti ingressi di giovani. “Ormai è sempre più alto il numero di laureati che si avvicinano all’organizzazione per puntare sull’agricoltura – spiega Cualbu – Tutti si stanno accorgendo che può essere un settore trainante per la nostra Isola”. Uno sguardo al futuro ma si riparte dai vecchi problemi.

“La nostra prima battaglia sarà quella per avere un ente pagatore più snello: troppe pratiche ancora ferme, troppi agricoltori che aspettano – annuncia il riconfermato presidente – Rinnoviamo poi l’appello alla Regione affinché siano liquidati i 45 milioni stanziati per la siccità del 2017. L’attesa è improponibile”. Coldiretti rappresenta circa 24mila soci e conta 240 dipendenti. Ora intende avviare al proprio interno dei focus permanenti sui cambiamenti climatici che stanno stravolgendo le colture e di conseguenza il mercato dell’agroalimentare. Obiettivo, approfondire e conoscere a fondo il quadro locale e internazionale e programmare l’agricoltura sarda per i prossimi 15 anni. I rinnovi delle cariche hanno interessato tutte le articolazioni dell’organizzazione di categoria: pensionati (presidente Giovanni Girasole), giovani (Angelo Cabigliera), donne (Elisabetta Secci). A capo delle federazioni provinciali ci sono Giorgio Demurtas (Cagliari), Giovanni Murru (Oristano) Leonardo Salis (Nuoro-Ogliastra) Battista Cualbu (nord Sardegna).

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