Lotta contro i furti di sabbia nell’Isola: materiale rubato tornerà nelle spiagge

Non si contano più i furti di sabbia in Sardegna negli ultimi anni. Da alcuni giorni, per dare ancora più corpo alla battaglia ingaggiata contro chi pretende di andare via dall’Isola con l’originale souvenir “fai da te”, l’Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo (Olbia), l’Enac, la Geasar – società di gestione dell’aeroporto di Olbia – la Regione e il Corpo forestale si sono alleati nel nome del comune impegno di restituire la sabbia ai tratti di litorale da cui viene sottratta.

LEGGI ANCHE: Cabras, sabbia restituita dopo 40 anni: premiato dal Comune per il suo gesto

Il protocollo d’intesa prevede la creazione di un coordinamento per tutelare l’ambiente costiero e l’arenile: conchiglie, sassi e sabbia, una volta sequestrati, torneranno dove sono stati presi. Tutto quel che la Forestale sequestra ai varchi dell’aeroporto “Costa Smeralda” sarà confiscato e custodito dalla Geasar. L’Enac, cui è in capo la security aeroportuale, coordinerà anche il recupero di sabbia, conchiglie e pezzi di roccia ai controlli di sicurezza degli imbarchi. Infine l’Area marina protetta si occuperà del riposizionamento in spiaggia.

LEGGI ANCHE: La sabbia di Is Arutas come souvenir. Dopo 40 anni si pente e la restituisce

Primo sostenitore del progetto è Ivan Dettori, che lavora alla Geasar e dal 2008 ha conservato nei depositi dell’aeroporto 10 tonnellate di materiale da spiaggia sequestrato agli imbarchi. “Dopo averlo classificato, abbiamo reintrodotto in natura sabbia, conchiglie e rocce”, afferma il direttore dell’Area marina protetta, Augusto Navone. “Come siti di conferimento abbiamo scelto quelli più consoni alle tipologie esistenti: Porto San Paolo per la sabbia e l’isola di Tavolara per conchiglie e rocce”. (Foto d’archivio)

LEGGI ANCHE: Ladri di sabbia, il Grig propone il Daspo: “Siano allontanati dall’Isola per 10 anni”

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share