Ha tentato di impiccarsi nella sua cella del carcere di Bancali a Sassari ma è stato salvato dall’intervento di un agente di Polizia penitenziaria. Lo riferisce, in una nota, Antonio Cannas, dirigente sindacale del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria. L’uomo è un detenuto italiano di circa 40 anni, con circa 6/8 mesi di fine pena. All’agente che “ha sventato una morte certa ci auguriamo che gli venga riconosciuta una adeguata ricompensa per il suo encomiabile zelo” aggiunge Cannas. È l’ennesimo episodio che si verifica dietro le sbarre di un carcere sardo.
Per Donato Capece, segretario generale del Sappe quanto accaduto a Bancali “è sintomatico di quanti disagi caratterizzano la quotidianità penitenziaria. Il detenuto, rimasto solo, approfittando dell’allontanamento dei propri compagni di cella, ha posto in essere l’insano gesto per motivi sconosciuti ed è solamente grazie alla prontezza ed alla professionalità degli Agenti di Polizia Penitenziaria intervenuti che si è evitata un’altra tragedia”.
“Non si può e non si deve – conclude il segretario – ritardare ulteriormente la necessità di adottare urgenti provvedimenti: non si può pensare che la gestione quotidiana delle costanti criticità delle carceri sarde e del Paese sia lasciata solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della polizia”