Nuovo atto intimidatorio nei confronti di un amministratore locale in Sardegna. Una bottiglia di plastica incendiaria è stata rinvenuta stamattina di fronte all’ingresso della casa del sindaco di Girasole (in Ogliastra), Gianluca Congiu. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tortolì, che hanno avviato le indagini e i rilievi del caso. L’episodio arriva a pochi giorni dall’incendio dell’auto del sindaco di Cardedu, Matteo Piras, sempre in Ogliastra, e dall’attentato alla sede del Pd a Dorgali (Nuoro).
“È stato un brutto risveglio, mi sono trovato davanti a una molotov con innesco che fortunatamente non è esplosa, non so se perché siano stati disturbati nell’azione o per altro. È assurdo, qui ogni giorno c’è un attentato o una minaccia a un amministratore”. È l’amaro commento di Congiu. “Credo che l’impunità di questi atti stia portando a una situazione che non si controlla più – prosegue il primo cittadino del piccole comune sardo – purtroppo non ci sono gli strumenti per assicurare alla giustizia questi delinquenti che proseguono indisturbati a offendere le persone. Io non mi arrendo, andrò avanti perché sto facendo del bene al mio paese e tante cose questa amministrazione ha ancora da fare”.
“Il gesto intimidatorio contro il sindaco di Girasole è l’ennesimo atto contro un amministratore locale sardo che richiede un’azione immediata da parte dello Stato e di tutte le istituzioni perché questi atti antidemocratici non possono essere più tollerati”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. “Si tratta dell’ennesimo atto criminale contro chi quotidianamente lavora per il bene della popolazione. Le istituzioni sono vicine agli amministratori locali. Esprimo il più assoluto sostegno anche a nome dell’intero Consiglio regionale al sindaco, alla sua famiglia e a tutta la cittadinanza di Girasole” .