Assalto a portavalori carico di sigarette: in azione commando di cinque uomini

Assalto armato intorno alle 12.30 a un furgone portavalori con un carico di tabacchi sulla provinciale Bitti-Orune, in provincia di Nuoro. Secondo le prime informazioni, un commando di cinque uomini, tutti armati e con il volto travisato, ha bloccato il mezzo, fatto scendere l’autista e prelevato sigarette e valori bollati custoditi all’interno del blindato. Sul posto i carabinieri.

Dalle prime informazoni che trapelano, il commando sarebbe fuggito con il furgone – un Renault mastyer – carico di tabacchi. Alla guida c’era Franco Porcheri, 50 anni, di Nuoro, che stava trasportando la merce per conto del deposito tabacchi dei Monopoli di Stato. Mentre percorreva la statale 389 fra Bitti e Orune, è stato bloccato dai cinque uomini che lo ha fatto scendere e minacciato con le armi. I malviventi si sono quindi impossessati del furgone e con quello si sono allontanati dalla zona facendo perdere al momento le loro tracce. Il bottino non è stato ancora quantificato. Ci sono posti di blocco in tutta l’Isola.

E’ stata ritrovata in un ovile nelle campagne di Nuoro la refurtiva dell’assalto al blindato che trasportava tabacchi e valori bollati. La merce si trovava all’interno di un vano per la custodia degli animali: circa 22 scatoloni ammassati uno sull’altro che avrebbero fruttato ai malviventi un bottino dai 2mila ai 5mila euro. Al momento il proprietario dell’ovile in cui è stata rinvenuta la refurtiva non risulta indagato. I banditi sono ancora in fuga e il furgone, un Renault Master, non è stato ritrovato. La caccia ai cinque uomini armati che si sono impossessati del mezzo e sono scappati prosegue senza sosta. Numerosi i posti di blocco, le perquisizioni e gli interrogatori effettuati dai Carabinieri del Reparto operativo di Nuoro e della Compagnia di Bitti che si occupano delle indagini.

Gli inquirenti, in particolare, stanno valutando la posizione dell’autista del furgone portavalori, il 50enne nuorese Franco Porcheri, finito agli arresti domiciliari nel marzo 2017, poi tornato in libertà, per complicità in altri tre colpi avvenuti a Orgosolo tra il 2013 e il 2016. In tutte e tre le occasioni l’uomo, che all’epoca era dipendente della ditta Nusi Srl, guidava il furgone portavalori che trasportava tabacchi e valori bollati. L’uomo era stato accusato di simulazione di reato, peculato furto e rapina.

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