Arresto Scanu, attesi gli interrogatori: l’ex ad Sogaer sarà ascoltato in carcere

Sarà interrogato domani mattina in carcere l’ormai ex amministratore delegato di Sogaer, la società di gestione dell’aeroporto di Cagliari, Alberto Scanu, arrestato sabato scorso dalla Guardia di Finanza per plurime bancarotte legate al fallimento di una decina di società, quasi tutte del ramo sanitario, di cui era amministratore o socio. La Procura gli contesta un ‘buco’ di 60 milioni di euro. Subito dopo l’interrogatorio di garanzia, il difensore Rodolfo Meloni è pronto a presentare istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame. Sempre domani, ma negli uffici del Gip Giampaolo Casula, si terranno anche gli interrogatori della sorella dell’ex numero uno di Confindustria Sardegna, Laura Scanu, (difesa dall’avvocata Maria Chelo) finita ai domiciliari assieme al commercialista cagliaritano Giovanni Pinna (difeso dagli avvocati Francesco Iovino e Mario Canessa). A Milano, infine, sarà sentito per rogatoria, Valdemaro Giuseppe Peviani, il terzo indagato per il quale il giudice ha ordinato la custodia cautelare ai domiciliari.

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Secondo l’accusa della Finanza e del pm Giangiacomo Pilia, Alberto Scanu con la sorella e altri indagati (in tutto le persone coinvolte nell’inchiesta sono 12) avrebbero svuotato e poi fatto fallire una decina di società: trenta le imputazioni contestare tra bancarotta, semplice, fraudolenta, con distrazioni e altri reati. Nove le aziende fallite su cui hanno lavorato per due anni gli investigatori delle Fiamme gialle, mentre su una decima gli accertamenti sono ancora in corso. Per la Procura i passivi causati ammonterebbero complessivamente a 60 milioni di euro. L’inchiesta è direttamente collegata a quella sul crac da 13 milioni della clinica Città di Quartu, dalla quale Scanu era uscito assolto. Gli uomini della Guardia di finanza hanno ricostruito passaggi societari e fallimenti di aziende a partire dal 2010, ritenendo che in molti casi Scanu e la sorella abbiano usato dei prestanome.

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