Ampliamento pontile a Santo Stefano, la Regione contraria

La posizione della Presidenza della Regione sul tema delle servitù militari è nota da tempo: si lavora per la riduzione delle servitù e qualsiasi incremento troverà la ferma opposizione del governo regionale. In merito all’imposizione della servitù a Santo Stefano, per la quale “il presidente Pigliaru ha negato l’autorizzazione al rinnovo, al Governo si chiede da tempo – ha ribadito la Regione – di affrontare, in base al principio di leale collaborazione, i nodi cruciali del rilancio in chiave turistica di La Maddalena e non certo di programmare ampliamenti della presenza militare”.

Sull’ipotesi specifica di eventuali interventi nel pontile di Santo Stefano per poter ospitare la portaerei italiana, la Regione ha precisato che “gli uffici dell’assessorato della Difesa dell’ambiente hanno ricevuto l’8 agosto scorso una comunicazione del ministero dell’Ambiente in cui si chiede alla Regione se intenda partecipare all’istruttoria con il proprio rappresentante in sede di Commissione Tecnica nazionale di verifica dell’impatto ambientale (Via), nell’ambito della procedura di Verifica (screening) attivata su proposta del Genio Militare della Marina Militare di Cagliari”.

L’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha già provveduto a comunicare l’interesse regionale alla partecipazione, ma l’avvio del procedimento Via “sarebbe dovuto essere preceduto da una informativa agli uffici che si occupano di servitù militari per la doverosa interlocuzione politica e la tutela degli interessi regionali. A tale riguardo si precisa che l’avvio del procedimento, senza una necessaria interlocuzione politica preventiva, è del tutto ininfluente rispetto alle posizioni della Regione e al confronto politico con il Governo sul tema più ampio delle servitù militari e su quello specifico che riguarda Santo Stefano. Sulla questione in particolare, si ricorda che qualsiasi opera infrastrutturale militare deve essere portata all’approvazione del Comitato misto paritetico (Comipa). Nel quale siedono 7 rappresentanti civili di nomina del Consiglio regionale”. “L’ampliamento del molo di Santo Stefano – conclude la Regione – non è stato portato alla valutazione del Comipa, né è oggetto di specifica richiesta nell’interlocuzione Regione-Governo sul tema delle servitù. Non sarà pertanto una mera richiesta di valutazione tecnica di impatto ambientale presentata al Ministero a mutare i processi politici in corso”. Ansa

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