Amianto, “documento falso” Inail: “Su Enichem copia-incolla da Ottana”

“La relazione con cui la Contarp-Inail sancisce la bassa presenza di fibre di amianto all’interno degli stabilimenti ex EniChem di Assemini è un falso, un semplice copia-incolla, tant’è vero che in quei documenti si fa riferimento ad Ottana”. Con queste parole di Mario Murgia, vicepresidente dell’Associazione Italiana Esposti all’Amianto (Aiea), la battaglia per i diritti dei lavoratori sardi entrati in contatto con l’asbesto approda alla Commissione d’inchiesta sugli infortuni e le malattie professionali al Senato presieduta dalla senatrice Camilla Fabbri (Pd). Che non resta insensibile alla denuncia, ammettendo “l’esistenza di un problema oggettivo di omogeneità di trattamento dei lavoratori rispetto all’accertamento dell’esposizione all’amianto da parte dell’Inail”. Ragion per cui la Commissione “audirà le autorità amministrative e giudiziarie che si stanno occupando della vicenda dei lavoratori dell’ex EniChem esposti ad amianto e ad altre sostanze nocive”. Fonti interne alla Commissione rivelano, inoltre, che “non si esclude un sopralluogo nell’Isola”. Fonti interne alla Commissione rivelano, inoltre, che “non si esclude un sopralluogo nell’Isola”.

“Il punto è che le relazioni Contarp bloccano il riconoscimento delle malattie professionali e i benefici pensionistici, tanto ad Assemini quanto ad Ottana, per questo chiediamo di commissionare il servizio di consulenza tecnica dell’Inail Sardegna”, continua Sabina Contu di Aiea Sardegna di fronte alla commissione presieduta dalla senatrice Fabbri. A differenza di quanto avviene a Pisticci, dove ai lavoratori dell’ex Enichem si riconosce l’esposizione alle fibre di amianto. “Eppure ad Ottana c’era una quantità di amianto di gran lunga superiore a quella presente negli stabilimenti lucani”, spiega Murgia, che dell’impianto di Pisticci è stato capo-tecnico.

Inoltre, stamani l’Aiea ha depositato le “indagini che provano la presenza ad Ottana delle nocive fibre d’amianto in quantità superiori di 6 volte a quelle rilevate dalla Contarp”. “Il colmo è che questo studio è stato condotto con gli stessi strumenti utilizzati dall’Inail per rintracciare la presenza dell’asbesto negli stabilimenti industriali”, precisa Contu.

Ma i misteri sul caso degli esposti sardi all’amianto non finiscono qui: “Non si capisce perché, durante la fase istruttoria del procedimento, l’Inail non abbia contattato il responsabile delle bonifiche dell’Ex Enichem”. Eppure dagli stabilimenti del centro barbaricino sono stati rimossi 140 tonnellate del pericoloso minerale.

Impossibile non soffermarsi anche sul caso del dottor D., che, mentre prestava servizio all’Inail, sarebbe stato impegnato come medico di fabbrica negli stabilimenti che operano o che hanno operato ad Ottana. A denunciare il caso è stato il deputato di Sel Michele Piras con un’interrogazione al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, come riporta La Nuova Sardegna. Il medico verrà presto audito dalla Commissione d’inchiesta.

Piero Loi

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