Alluvioni a Olbia, indagati sindaco e dirigente per le opere pericolose

La Procura di Tempio Pausania ha chiuso l’inchiesta sul rischio idrogeologico e indagato formalmente il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e il dirigente dell’ufficio tecnico, Antonello Zanda.

Ne dà notizia oggi il quotidiano La Nuova Sardegna, ricordando che nel novembre scorso il gip di Tempio Pausania, Claudio Cozzella, su richiesta del procuratore Gregorio Capasso, aveva disposto il sequestro preventivo di 18 opere “incongrue”: ponti e sottopassi ritenuti pericolosi perché impedirebbero il deflusso dell’acqua in caso di forti piogge e che avrebbero dovuto essere già demoliti, individuati quali concausa delle alluvioni del 2013 e del 2015.

Interventi programmati secondo il Piano Mancini (poi bocciato dalla Regione Sardegna), mai eseguiti, nonostante fossero stati esclusi dalla procedura di valutazione di impatto ambientale proprio perché ritenuti urgenti.

In sintesi Nizzi e Zanda sarebbero accusati della mancata esecuzione di un piano per la messa in sicurezza della città dal rischio idrogeologico.

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