Alla conquista di mirto e ‘fil’e ferru’: giovani chef Usa in tour a Selargius

Dagli States a Selargius per scoprire le proprietà del mirto e della longevità dei sardi. Così il liquorificio artigianale San Martino questa mattina ha spalancato le porte a una delegazione di trenta studenti iscritti all’ultimo anno del Culinary Institute of America (uno dei più prestigiosi college privati che si occupa di cucina e pasticceria). Ad accoglierli, nello stabilimento della zona industriale, i padroni di casa Maria Antonietta Piu e il marito Alessandro Cirillo, titolari della realtà produttiva che continua a collezionare successi, e una Giunta quasi al completo.

“È per noi un grande onore potervi ospitare a Selargius e accompagnarvi in questa graditissima visita a una delle aziende fiore all’occhiello del nostro territorio”, spiega il sindaco Gigi Concu ai visitatori d’oltreoceano. “La nostra Isola ha tantissime eccellenze che esporta in tutto il mondo, il mirto è una di queste”. Lo sanno bene Maria Antonietta e Alessandro, che nel 1992, dopo essere andati in pensione (lei faceva l’insegnante, lui era amministratore della società che ha realizzato il Porto Canale), hanno deciso di scommettere sulla produzione di mirto, limoncello e fil’e ferru: hanno rilevato la San Martino, aperta dieci anni prima a Quartucciu dai fratelli Murgia, e portata a Selargius.

Da allora è iniziata la scalata, perché i loro prodotti piacciono tanto e hanno oltrepassato i confini nazionali: esportano in Australia, Germania, Olanda, Svizzera, Belgio e in quasi ogni angolo del mondo. La visita di questa mattina è l’ennesima conferma di una realtà che funziona e non conosce crisi. E anche dell’ospitalità dei sardi: a dare il benvenuto ai futuri chef americani, oltre al primo cittadino, c’erano anche la vicesindaca Gabriella Mameli, l’assessore al Turismo, Riccardo Cioni, l’assessora alle Attività produttive Roberta Relli, la collega alle Politiche sociali Fulvia Perra e il consigliere Mariano Argiolas; oltre a un banchetto di benvenuto con il meglio delle specialità locali.

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