Alghero, fermato il presunto assassino. Contro ‘Albertino’ sparato un solo colpo

È stato rintracciato e arrestato dai carabinieri il presunto assassino di Alberto Melone, il 19enne ucciso con un colpo di pistola in un appartamento ad Alghero. Il fermo è scattato per Luca Saba, 18 anni. Sarebbe stato lui, secondo i militari del Comando provinciale, a sparare contro ‘Albertino’, come la vittima veniva chiamata dagli amici.

Tutti i particolari dell’omicidio verranno resi noti in una conferenza stampa prevista stamattina, a cominciare dal movente. L’ipotesi è che Alberto Melone sia stato ‘punito’. Gli inquirenti non spiegano diversamente la modalità dell’omicidio, apparso da subito una vera e propria esecuzione: contro Albertino è stato sparato un colpo a bruciapelo, tra il petto e il collo. Ma non da una terza persona che ha raggiunto l’appartamento in piazza Teatro, per poi scappare, come nella prima versione dei fatti diffusa ieri: Luca Saba, il presunto assassino di 18enne, è l’inquilino della casa dove è avvenuto l’omicidio.

Alberto Melone è morto sul colpo. I carabinieri del Comando provinciale lo hanno trovato sul pavimento in una pozza di sangue. Il 18enne fermato – è difeso dall’avvocato Gabriele Satta – avrebbe già confessato l’omicidio, su cui adesso la Procura di Sassari ha aperto un fascicolo. Le indagini sono in mano al pm Mario Leo.

Ieri mancavano pochi minuti alle 21,30 quando Alberto Melone è stato ammazzato. In quella casa al primo piano di piazza Teatro lo ha chiamato Luca Saba, per ucciderlo. La vittima non era arrivata da sola nell’appartamento: insieme a lui un altro giovane che probabilmente è già stato sentito come persona informata dei fatti.

La famiglia di Alberto Melone è molto conosciuta ad Alghero: è proprietaria del bar ‘Da Trico’, in via Mazzini, dove lavorano i genitori del 19enne ucciso. La mamma Mariella Alivesi, di 55 anni, e il padre Antonello, di 69. Proprio mentre erano al bar sono stati raggiunti dai carabinieri e informati dell’omicidio.

Ad Alghero Albertino viene descritto come un giovane un po’ inquieto: negli ultimi tempi si era probabilmente  infilato in qualche giro più grande di lui. Anche a scuola le cose per Alberto Melone non andavano bene. Si era prima iscritto al Liceo scientifico, poi trasferito all’istituto alberghiero. Ma anche lì aveva qualche problema con gli studi, sino alla decisione di abbandonare la scuola per lavorare nel bar di famiglia.

SEGUONO AGGIORNAMENTI

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share