Aias, ricorso respinto da Tribunale Sassari: botta e risposta con Ats

L’Aias si difenderà in tutte le sedi contro il provvedimento del giudice del Tribunale di Sassari del 15 novembre. Sulla risoluzione del contratto, infatti, lo stesso giudice si è limitato a pronunziarsi sulla giurisdizione del giudice amministrativo senza entrare nel merito della ragione delle parti”. È quanto si legge in una nota dell’Aias, in merito all’ordinanza emessa dal Tribunale sassarese. “Oggi, con il Consiglio Direttivo dell’Aias e della Fondazione Stefania Randazzo e nei prossimi giorni assieme ai legali – prosegue la nota – valuteremo le doverose azioni a tutela dell’Associazione per contrastare l’inspiegabile e illegittimo comportamento dell’Assessorato regionale alla Sanità e dell’Ats e decidere le azioni, anche legali, più idonee a tutelare il nostro lavoro. La Sentenza della Corte d’Appello di Sassari riguardante il credito vantato nei confronti della Regione per prestazioni erogate dall’Associazione a favore di utenti della vecchia Usl di Alghero per un ammontare di capitale di 2.612.000 (che negli anni a cui risale erano 5 miliardi delle vecchie lire, e che oggi hanno fatto maturare ben più di 6 milioni circa di interessi più rivalutazione), ha stabilito che le rivendicazioni dell’Aias erano legittime e che il Contratto alla base delle prestazioni stesse era ed è perfettamente valido. Tutto ciò che dice la Sentenza smentisce quanto falsamente affermato da tutti coloro che puntualmente vanno contro l’Aias”.

La replica dell’Ats. “La sentenza della Corte d’Appello relativa a crediti (che peraltro precedentemente il Tribunale ha dichiarato non provati, entrando nel merito del giudizio) relativi a prestazioni rese all’ex Usl di Alghero per gli anni 1987-1995, non ha nulla a che vedere con il contratto siglato con l’Ats per l’anno 2018: non è corretto perciò affermare che tale sentenza si occupa del contratto attuale. Sulla sentenza di Corte d’Appello gli enti decideranno riguardo alla proposizione di ricorso alla Cassazione”. È la replica dell’Ats alla presa di posizione dell’Aias in seguito alla sentenza emessa ieri dal tribunale di Sassari. “L’ordinanza del giudice del Tribunale di Sassari del 15 novembre relativa alla risoluzione dell’attuale contratto – precisa in una nota l’Ats – fa riferimento sia a un aspetto formale, il difetto di giurisdizione, sia a un aspetto sostanziale. Sul punto il giudice ha evidenziato “che l’inadempimento di Aias si sostanzia nel mancato pagamento delle retribuzioni dei propri dipendenti, e ciò comporta la
risoluzione del contratto, ma determina altresì la stessa sorte della concessione. La contestazione mossa ad Aias concreta una violazione di un dovere fondamentale del soggetto accreditato, avulso dai profili strettamente contrattuali, e riconducibile allo stesso permanere della fiducia nei confronti del soggetto accreditato”. “I presunti crediti, ancora oggetto di verifica da parte delle diverse autorità giudiziarie competenti, reclamati da Aias nei confronti della Pubblica Amministrazione sono notevolmente inferiori rispetto al monte crediti che sia i dipendenti sia i sindacati continuano a reclamare. Spiace constatare – conclude l’Ats – come l’Aias da un lato fornisca delle informazioni non corrette e dall’altro non definisca i dovuti pagamenti ai propri lavoratori, distogliendo l’attenzione dal punto focale”.

 

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