Aggressione al giornalista, su Facebook pioggia di insulti ai Rom

“Riaprire Auschwitz”, “Razza da sterminare”, “Molotov e anche di più”, “Una passata di bombe napalm”. Rieccoli, i razzisti da tastiera, questa volta ce l’hanno con i Rom: alcuni nomadi sono stati responsabili della brutale aggressione di ieri al giornalista di Tcs Antonello Lai, finito all’ospedale con ferite e contusioni. Lai stava facendo un servizio in un campo nomadi quando insieme al suo cameramen Matteo Campulla è stato accerchiato e colpito con schiaffi e pugni.

Poche ore dopo sui social network si è scatenato ancora una volta l’odio contro lo straniero. A ospitare le frasi cariche di rabbia e razzismo è la pagina di Gianni Boy, noto pr cagliaritano conosciuto soprattutto nell’ambito delle discoteche. Boy ha pubblicato nel pomeriggio di ieri sulla sua pagina facebook un post contro i Rom: “Caro ziu Lai.. Gli zingari rom ti hanno massacrato mentre stavi lavorando e volevi aiutarli..E’ una razza bastarda? Io dovrei parlare di perdono e d’amore sempre..Ma non ci riesco da quando da piccolo avevo visto una mamma giovanissima urlare disperata in via Sonnino che le stavano strappando via la bambina.. Il giorno dopo il loro campo nomadi bruciava.. Bisogna farli fuori con le molotov? E per noi a Cagliari non sarebbe la prima volta contro di loro.. Aspettiamo fiduciosi un raid delle forze dell’ordine”.

Nessuna distinzione tra i colpevoli dell’aggressione e il popolo rom, chiamato genericamente con disprezzo ‘razza bastarda’. Non si fanno attendere le risposte degli ‘amici virtuali’: “Sono Favorevolissimo alle MOLOTOV E ANCHE DI PIU”; “Concordo e dico che è una razza da sterminare”, “Una passata di bombe napalm!”, “Una passara de mitra ci oliri”, “Bruciati vivi in diretta Nazionale .. Non deve rimanere neanche il calco dei denti .. Spazzatura umana”, “Riaprite Auschwitz”.

Torna anche la bufala dei rapimenti di bambini, mai realmente documentati dalla cronaca giudiziaria: “A me mi han cercato di rapire quando ero bambino vicino al supermarket dove stava il distributore a generuxy se non era per mia madre che non mi urlava e mi ha fatto tornare indietro avevan gia’ aperto il furgone per caricarmi. ..io ho sempre pensato che non son umani ma una razza bastarda che vivono alle spalle della societa’ suchiando tutto quello che possono…vanno sterminati come faceva Hitler. …”.

gianni boy 6

 

Anche il titolare della pagina parla di un episodio inquietante, un presunto rapimento a cui il giorno dopo seguì un incendio nel campo nomadi: “Diversi anni fa avevano cercato di rapire una bambina che si aggrappava alla mamma giovanissima che urlava disperata di fronte a noi in via Sonnino..Sento ancora adesso l’odore di bruciato del giorno dopo nel loro campo nomadi..Non me ne sono mai pentito sul momento di averla difesa!”. Invoca, infine, un raid delle forze dell’ordine: “Se non gli si da una lezione nella loro lingua continueranno a far soffrire altre persone”.

Poche settimane fa un caso simile, con una pagina facebook che invitava a usare la violenza contro un gruppo di Rom nel comune di Sorso, si è chiuso con un’inchiesta avviata dal Tribunale di Sassari: per quell’episodio oggi settanta persone sono sotto indagine, rischiano un processo penale per istigazione all’odio razziale e alla violenza.

 

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