Abbanoa, bilancio 2012: debiti per 390 milioni di euro, slitta la capitalizzazione

È stato approvato il bilancio consuntivo del 2012 di Abbanoa, a larga maggioranza dall’assemblea dei soci riunita oggi a Cagliari. I dati: rispetto ai 150 milioni di debiti ereditati all’atto della sua nascita, ora può contare su una capitalizzazione di 142 milioni (rimandata però a mercoledì 25 settembre), ma resta il nodo dell’indebitamento di 390 milioni suddiviso tra debiti verso le banche (106,63 mln) e verso i fornitori (283,77 mln). Il totale dei debiti, comprese le spese per investimenti, ammonta invece a 794,3 mln.

Il Bilancio 2012 della società si chiude con una perdita di esercizio inferiore dell’8% rispetto all’anno precedente: oltre 11,5 mln contro gli oltre 12,5 mln del 2011. Sempre nel 2012 Abbanoa ha emesso fatture per 220.343 milioni di euro (428 mln compresi allacci e altri consumi), mentre tra le maggiori voci di spesa spicca l’acquisto dell’acqua grezza dall’Enas, la società che gestisce le dighe della Sardegna, con oltre 10,5 milioni di euro, l’energia elettrica per 41,5 mln (+5 mln rispetto al 2011) e il personale con 58,323 mln. Per le manutenzioni Abbanoa spende invece quasi 16,5 mln. Individuati inoltre diecimila clienti fantasma nel 2012 e altri 19 mila oggetto di verifica nei primi mesi di quest’anno.

I politici la smettano di giocare con l’acqua. Sono i veri responsabili della gestione fallimentare di un servizio essenziale che deve essere di qualità e a disposizione di tutti. Sono loro la causa dell’immenso debito di Abbanoa“. Così Andrea Murgia, condidato indipendente alle Primarie del centrosinistra. “L’hanno distrutta con l’inerzia e con il sottobosco della lottizzazione politica. Ma cosa c’entra la politica con l’acqua potabile? Perché hanno cumulato 800 milioni di debiti? E’ assurdo che siano ancora i cittadini a doversi accollare le spese e i disagi del loro malaffare”.

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