A Cagliari la campagna ‘Io accolgo’. “Decreti Sicurezza vanno abrogati”

Una campagna per dire no alle politiche che contrastano l’immigrazione. Si chiama ‘Io accolgo’ e sarà presentata a Cagliari venerdì 20 dicembre, alle 16 al teatro Massimo. Un’iniziativa di un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati, per dare una risposta forte e unitaria “alle politiche sempre più restrittive adottate nei confronti delle persone migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo che violano i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle convenzioni internazionali”.

Fino ad ora hanno aderito alla campagna locale oltre trenta tra associazioni e organizzazioni. A conclusione della serata si svolgerà il reading “Tutti i nomi del mare”, un percorso di lettura a cura di Bachisio Bachis e Antonio Boggio con le musiche di Francesco Bachis e Sergio Durzu.  Per l’attivista del comitato ‘Io Accolgo’ Roberto Loddo “la serata di presentazione della campagna ha la funzione di dare voce a quella parte della nostra società che vuole fermare la marea di odio e paura che ha contaminato il pianeta e che crede nei principi della Costituzione, dei diritti uguali per tutti e della solidarietà. Per questo motivo come chiediamo al Governo e al Parlamento di abrogare i decreti Sicurezza e gli accordi con la Libia perché producono conseguenze violente e negative sull’intera società e ledono la nostra stessa umanità”. La proposta potrà essere sottoscritta online oppure al banchetto di raccolta firme che sarà presente all’evento del 20 dicembre.

Nicola Cabras sindacalista Cgil e componente del comitato spiega la ragione della proposta che prevede canali di ingresso regolari: “Vogliamo che nemmeno un essere umano sia più costretto ad affidarsi ai trafficanti e a rischiare la vita nel tentativo di entrare in Europa. Siamo a favore dell’introduzione di forme di regolarizzazione su base individuale dei cittadini stranieri già radicati nel nostro Paese”.

Durante la serata saranno poi raccolti fondi a sostegno della Ong Open Arms, organizzazione umanitaria che contribuisce al salvataggio delle vite in mare in più zone del mondo. La raccolta è coordinata da Michela Calledda, responsabile dell’associazione culturale ‘Archivio Distratto’: “Nel mondo c’è ancora chi non si arrende a chi vorrebbe blindare i porti e bombardare le navi delle Ong. C’è chi non si arrende a coloro che hanno deciso di intraprendere con bugie e pregiudizi una guerra contro gli ultimi”.

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