Crac Agile-Eutelia, chiesti dieci anni di carcere per Antonangelo Liori

Dieci anni di reclusione. E’ la condanna chiesta dal pubblico ministero Paolo Ielo per l’ex direttore de l’Unione sarda Antonangelo Liori accusato davanti a giudici della IV sezione del tribunale di Roma di bancarotta fraudolenta per il crac delle società del settore delle telecomunicazioni Agile ed Eutelia. La stessa pena è stata chiesta per il commercialista cagliaritano Claudio Marcello Massa, considerato di fatto amministratore delle aziende. Per Isacco Landi, già consigliere di amministrazione di Eutelia, sono stati chiesti tre anni e sei mesi. Nel processo un migliaio di dipendenti si sono costituiti parte civile.

La vicenda risale all’inizio dell’estate del 2009 quando un ramo d’azienda dell’Eutelia fu trasferito ad Agile, sua controllata lucana che aveva un capitale sociale di 96mila euro. Un’operazione fatta per consentire a Eutelia, attraverso la realizzazione di una bad company, di liberarsi di 1986 dei suoi dipendenti. La complessa operazione si sarebbe tradotta nella distrazione di undici milioni di euro a favore del gruppo Omega Spa controllato da Liori.

Una vicenda giudiziaria ma anche una drammatica vicenda sindacale con migliaia di famiglie messe sul lastrico. Lo scorso 23 gennaio è subentrata Tbs che ha confermato 220 assunzioni per un anno. Per gli altri lavoratori era stato trovato un accordo con il governo su ammortizzatori social, esodati e formazione dei lavoratori: accordo di cui Fiom, Fim e Uilm hanno successivamente più volte chiesto l’applicazione.

Lo scorso 11 dicembre il ministero dello Sviluppo economico ha convocato tutte le parti che hanno sottoscritto l’intesa relativa ad Agile ex Eutelia per avviare una verifica complessiva degli impegni assunti e sottoscritti da tutti gli altri attori coinvolti.

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