I sogni senza nome di Francesca Randi ad Alghero

Quando arrivano lo fanno di notte, muti e protetti da un’oscurità rischiarata  da luci elettriche irreali e stranianti. Sono i protagonisti dei nostri sogni inquieti, personaggi irreali frutto del vagare della nostra mente nel film del nostro immaginario popolato da indecifrabili creature fantastiche.

Sono “i  senza nome” di Francesca Randi che dal 19 gennaio alle 19 animeranno gli spazi dell’Associazione Cabussò_contingenze culturali in via Rossini 15, Alghero. “I  senza nome” è il secondo appuntamento di “Io canto il corpo elettrico”, la piccola rassegna di potenziamento identitario curata da Sonia Borsato.

Gli attori che popolano la visione onirica della Randi sono – scrive la curatrice – personaggi di una visione filmica, «Singoli protagonisti quasi sempre centrati nell’architettura di un sogno, percorrono una città inespressa, irrisolta, segreta. Donne, uomini, bambini dominano una periferia che oscilla tra sogno e realtà, in quella porzione in tecnicolor che palpita prima dell’alba, prima che gli occhi si riabituino al ritmo del produttivo e del socialmente accettabile».

E appunto nella cifra estetica di Francesca Randi, fatta di atmosfere oniriche ed inquietanti, riecheggiano tante visioni filmiche in cui convivono il surrealismo di Bunuel, le raffinate trame di Ingmar Bergman o il Kubrick di Eyes Wide Shut, con evidenti rimandi a Stephen King, che di tante pellicole del genere è stato ispiratore.

I personaggi della Randi spuntano dal buio, e si aggirano in quella terra di mezzo, nella linea di confine fra sonno e veglia, si frappongono fra la realtà e il sogno che si fa incubo. Recitano in un raffinato palcoscenico carico di colore e illuminato da luci elettriche di inquietante fluorescenza, zeppo di ambigui segni del doppio come la maschera, lo specchio, l’ombra.

Il canto del corpo elettrico di Francesca Randi ci immerge nel mondo delle nostre paure senza nome da cui non riusciamo a fuggire ma anzi, come il Tom Cruise di di Eyes Wide Shut, ne siamo fatalmente attratti al punto di non poter resistere al bisogno di seguirle.

Enrico Pinna

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share